Sulla carta contro una delle squadre più forti del mondo era un match proibitivo, la Juventus femminile esce battuta dal Barcellona con un risultato molto pesante
Il risultato dice tutto: 6-0. Al termine di un match dominato dal Barcellona femminile dall’inizio alla fine. Ma ci sono molte considerazioni da aggiungere. Il fatto che la squadra blaugrana fosse più avanti nella preparazione, che la Juventus women sia ancora incompleta e che comunque sulla carta tra le due squadre ci sia un divario tecnico importante.
Barcellona-Juventus femminile 6-0
La partita amichevole, primo atto del Trofeo Gamper, vedeva di fronte il Barcellona reduce dalla vittoria in Champions League e una Juventus che in Italia ha vinto tutto ma che in Europa deve ancora crescere, e molto, per dimostrarsi davvero competitiva. L’arrivo di Joe Montemurro in panchina ha proprio questo significato. E forse anche l’organizzazione di un match del genere, proibitivo, suona quasi come un richiamo da parte del tecnico che vuole che la squadra non si abitui a vincere. E veda quali sono i margini di miglioramento. Che inevitabilmente dopo la sfida con il Barcellona risultano ampi.
Barcellona-Juventus, la partita
La Juventus femminile ha iniziato la partita con questa formazione: Peyraud-Magnin, Lundorf, Gama, Salvai, Boattin; Rosucci, Zamanian, Caruso; Bonansea, Girelli, Cernoia.
In tre minuti il Barcellona è già sul 2-0 con i gol di Conca e di Hermoso. Juventus in grande difficoltà nell’arginare la creatività del gioco blaugrana che alla lunga dilaga: arrivano i vol di Paredes al 13’, di Hermoso al 16’ di Hansen al 27’ per un primo tempo che si chiude sul 5-0 con tanti motivi di riflessione sulla prestazione della difesa bianconera protagonista di diverse incertezze. Due le palle gol nel primo tempo per le bianconere: un gran tiro sul fondo di Lundorf imbeccata da Girelli e poi con una iniziativa di Bonansea non finalizzata da Girelli in posizione di tiro.
Nella ripresa tanti cambi e il sesto gol blaugrana segnato da Vilamala su un erroraccio del portiere juventino Peyraud-Magnin che sbaglia nell’impostazione consegnando palla all’avversario.
C’è sicuramente ancora molto da lavorare per Montemurro: una squadra che in fase offensiva riesce anche a divertire e a creare qualche imbarazzo alla quotatissima difesa blaugrana ma che ha evidenziato davvero troppe fragilità difensive.
Vedi anche: Juventus femminile chi sono le giocatrici
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.