Champions femminile la Juventus Women vince a Torino contro la squadra più titolata d’Europa. Highlights Juve Lione
Ha due volti il quarto di finale di Women Champions League che premia la Juventus femminile due a uno. Torino è in festa per la squadra di casa che inaspettatamente si porta in vantaggio contro le campionesse francesi. Nei primi 60 minuti l’Olimpyque Lyonnaise gioca sul velluto, mettendo in difficoltà le bianconere grazie a intensità , qualità e precisione. Tante le armi tattiche a disposizione dell’allenatrice Bompastor, che può spaziare con allargamenti di campo o gioco tra le linee. La Juve soffre con compostezza, senza disunirsi, ma dimostrando evidenti difficoltà contro le fuoriclasse capaci di raggiungere le sette Champions.
Dopo l’espulsione di Carpenter (fallo sulla lanciata Cernoia) l’inerzia della gara cambia e la Juve arriva al pareggio, il Lione soffre il ritorno della squadra bianconera che riesce addirittura a portarsi sul due a uno. Ad incidere anche i tanti tiri da fuori a cui le ospiti si affidano, piuttosto che affondare in area.
Juventus Lione: primo tempo
Non passano nemmeno 40 secondi e Macario fa subito capire che non sarà una giornata semplice per la difesa bianconera. Cascarino effettua una discesa, poi crossa al centro per la trequartista che dall’altezza del dischetto del rigore non centra la porta.
Nel ribaltamento di fronte è il turno della Juventus, ma un’occasione gigantesca è sprecata clamorosamente. Lancio del portiere francese Bouhaddi che prende in pieno la schiena di Renerd, si avventa sulla palla Hurtig, sola in area, che strozza troppo il sinistro facendo finire la sfera a lato. Si alza la pressione del Lione che costringe nella sua metà campo le bianconere e i frutti del cambio di atteggiamento voluto da Bompastor si vedono.
All’ottavo ecco il gol che sblocca la gara: Macario finta il tiro in aria, scarica sulla destra per Carpenter, il cross attraversa l’area e giunge a Bacha, la quale controcrossa a centro area dove la numero tredici stacca e infila a fil di palo alla sinistra di Peyraud-Magnin. Incomprensibile la ripresa del gioco, con un tiro da metà campo del tutto velleitario, segnale di poca tranquillità per le ragazze di Montemurro.
La partita fila via con le bianconere che faticano a trovare il bandolo della matassa, andando in difficoltà sul maggiore atletismo delle francesi, sempre pronte a pressing alto e intensità . Due le ulteriori occasioni per il Lione al 35′ e al 43′. Nel primo caso è Girelli a togliere la palla dalla linea, ma l’arbitro aveva fischiato un fallo, mentre due minuti prima della fine Malard segna, ma in fuorigioco. Due i minuti di recupero.
Secondo tempo
La svolta
I maggiori spazi dopo l’espulsione consentono alla Juve di allargare le maglie del Lione. Le bianconere affondano con maggiore convinzione volando sulle ali dell’entusiasmo, è lì che si concretizza la possibilità di ribaltare il risultato. Il fattore mentale fa la differenza, la Juventus femminile andrà a Lione forte di due risultati su tre.
Formazioni Juventus Lione
La Juventus propone un 4-3-3 con centrali di centrocampo molto vicini a contrastare l’intensità delle francesi, mentre davanti le esterne si allargano molto. Joe Montemurro schiera quindi: Peyraud-Magnin; Lundorf, Gama, Sembrant, Boattin; Rosucci (dal 21′ st Caruso), Pedersen, Grosso (dal 21′ st Bonansea); Hurtig (dal 45′ st Nilden), Girelli (dal 36′ st Bonfantini), Cernoia (dal 45′ st Staskova).
Solito 4-2-3-1 per le francesi, che però passa a tre dietro con Carpenter che si alza a fare pressione in fase di impostazione. Per Bompastor l’undici iniziale è composto da: Bouhaddi; Carpenter, Buchanan, Renard, Bacha (dal 31′ st Marozsan); Henry (dal 31′ st Horan), Mbock Bathy; Egurrola, Macario (dal 22′ st Cayman), Malard; Cascarino (dal 40′ st Laurent).
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Tomaso Borzomì è nato a Venezia, dopo la laurea vince una borsa di studio per il PhD in management, ma lo lascia per intraprendere la carriera da giornalista. Iscritto all’ordine dal 2010 collabora con testate nazionali occupandosi di sport.