Da questa mattina Antonio Conte è ufficialmente l’allenatore della nazionale italiana di calcio. Contratto milionario e programmi ambiziosi, a partire dall’Europeo 2016.
Questa mattina, martedì 19 agosto, il nuovo Ct della nazionale Antonio Conte ha tenuto la sua prima conferenza stampa dopo la firma ufficiale del contratto. L’ex allenatore della Juventus nell’incontro con la stampa ha reso noti i suoi programmi in vista dell’imminente Europeo (le qualificazioni partono già a inizio settembre con la partita Norvegia-Italia del 9 settembre).
La biografia di Antonio Conte in pillole
Antonio Conte è nato a Lecce il 31 luglio 1969 (45 anni). Ha avuto una lunga carriera come calciatore militando nel Lecce e nella Juve dal 1991 al 2004. Già l’anno dopo era allenatore del Siena e poi è stato seduto sulle panchine di Arezzo, Bari, Atalanta, ancora Siena e Juventus, in un triennio che ha dato altrettanti scudetti al club di Torino.
Oggi la firma (avvenuta proprio durante la conferenza stampa) per un biennale con scadenza 31 luglio 2016 che lo ha reso non solo commissario tecnico dell’Italia ma anche nuovo responsabile delle nazionali giovanili (posizione che era del dimissionario Arrigo Sacchi).
Si è molto parlato dell’entità del nuovo contratto, si dice intorno ai 3.5 milioni di Euro che il presidente Tavecchio ha chiarito sarà sostenuta da Fgci e dal pool di sponsor che sostengono la nazionale.
Quello che Conte vuole fare in nazionale
Nelle sue prime parole il nuovo allenatore ha mostrato il suo orgoglio e la sua emozione per la nuova carica. Inoltre ha posto l’attenzione su alcuni punti:
– giocatori: i giocatori saranno in parte gli stessi arrivati dall’esperienza non positiva del Mondiale. Occorre far diventare i singoli giocatori “una squadra” e la squadra può colmare il gap tecnico che c’è con le altre nazionali rispetto ai singoli. Per meritare la convocazione Conte verificherà a 360 gradi sia il comportamento in campo che quello fuori dal campo.
Giuseppe Rossi: è un giocatore importante e un patrimonio, Conte si augura che possa risolvere i suoi problemi per puntare su di lui.
Pirlo: è un campione ed è stato un grande punto di riferimento alla Juve, è tra i convocabili ma è inevitabile, viste le sue dichiarazioni post mondiale, parlare con lui per sapere cosa vuol fare.
Juve: il rapporto era giunto alla naturale conclusione. Si sono scritte tante fantasie ma non c’erano semplicemente più le condizioni per proseguire e se n’è preso atto da ambo le parti.
Tifosi: Conte vuole diventare l’allenatore di tutti gli italiani, amato dai vecchi tifosi juventini ma anche da quelli di tutti gli altri club.
Convocazioni: spesso Conte si lamentava in passato per gli impegni della nazionale che sottraevano i giocatori alla disponibilità delle squadre. Ora da Ct azzurro vuole un rapporto costante e intenso con club e giocatori. L’allenatore della nazionale deve confrontarsi costantemente sulle metodologie di allenamento, sulla disponibilità dei giocatori (infortuni, necessità di training specifico).
Fattore tempo: l’allenatore della nazionale avrà poco tempo per dare un’idea di gioco e deve essere bravo ad ottimizzare quel tempo per trasmettere la sua idea di calcio.
Squalifica: per lui è stata ingiusta. quattro mesi di dolore che però l’hanno aiutato a crescere come uomo.
Stage periodici: si cercherà compatibilmente con gli impegni dei club di lavorare di più rispetto al passato con i giocatori, magari chiamandoli anche a gruppi separati in base agli impegni europei.
Qualificazioni all’Europeo 2016: Conte e il suo staff stanno studiando la Norvegia, ma vogliono arrivare al meglio già per la partita amichevole con l’Olanda.
Giovani: per Conte, che abbiano 16 o 37 anni, l’importante è che i calciatori siano bravi, corrano e facciano quello che lui chiede.
Team manager: non è stato ancora nominato e sarà il presidente federale a sceglierlo.