Parliamo del rabarbaro: le migliori ricette, le proprietà e i benefici per la salute, bellezza e capelli e coltivazione. Scopri tutti gli usi che puoi fare con il rabarbaro in cucina, cosmesi e medicina
Il rabarbaro è una pianta erbacea utilizzata fin da tempi antichissimi come base per medicamenti e preparazioni erboristiche, ricavate principalmente dal rizoma.
Le foglie e la parte più superficiale del fusto sono tossiche, quindi ne è fortemente sconsigliato l’uso, mentre le coste pulite si possono mangiare, e sono anche molto buone, purché siano raccolte nella stagione primaverile o nel primo autunno (in seguito la pianta diventa “legnosa” e la concentrazione delle tossine aumenta).
Come alimento vero e proprio, questo vegetale compare prima di tutto nella cultura culinaria dell’Asia, mentre in Occidente è usato soprattutto nei Paesi anglosassoni, che hanno varie ricette tradizionali a base di rabarbaro.
Il rabarbaro dove si compra?
Se non vivete in Gran Bretagna, trovare il rabarbaro fresco potrebbe essere un po’ difficile: esistono però anche da noi piccoli produttori locali o negozi specializzati in alimenti “insoliti” che possono aiutarvi, e oggi iniziano a diffondersi anche i venditori di frutta e verdura esotica online, presso i quali è possibile ordinarlo. In alternativa, potete trovare prodotti conservati a base di rabarbaro, come marmellate, sciroppi, caramelle e liquori.
Si può coltivare il rabarbaro in vaso?
Coltivare del rabarbaro nell’orto non è particolarmente difficile, soprattutto nelle zone dal clima mite (non ama il caldo intenso): la pianta dura parecchi anni ed è anche decorativa.
In vaso potrebbe essere più complicato: questo vegetale ha bisogno di spazio e di un buon drenaggio, poco compatibili con il classico vaso da terrazzo.
Le varietà edibili più comuni sono il rheum rhaponticum e il rheum palmatum (o rabarbaro cinese), e si possono vedere piante con le coste rosse oppure verdi. Non va confuso con l’imponente rabarbaro gigante, che pur condividendo il nome popolare appartiene a un’altra famiglia.
Ricette con il rabarbaro
Ci sono tante pietanze buonissime che si possono ottenere usando il rabarbaro in cucina come ingrediente. Non crediate che dia sapore amaro: le coste non sono amarognole ma piuttosto acidule, inconfondibili.
Vedi anche: I 5 migliori dolci con rabarbaro da fare in primavera
Molto facile da realizzare è senz’altro la marmellata di rabarbaro: si tratta l’ortaggio come un qualsiasi frutto da marmellata, facendolo a pezzetti e lasciandolo bollire a lungo con una quantità di zucchero variabile secondo le preferenze. Si può mescolarlo ad altri elementi e aromi (per esempio scorza di limone o pepe rosa) oppure mantenerlo da solo.
Il dolce più classico è la crostata di rabarbaro: la frolla si può farcire con le coste intere ripassate insieme a burro e zucchero, oppure con la marmellata già pronta. Un dolce delizioso è la torta rovesciata al rabarbaro: si mettono sul fondo della teglia le coste sbollentate e addolcite con il miele, e sopra si vesta un impasto da torta soffice. A cottura ultimata si lascia raffreddare e poi si rovescia lo stampo.
Meno noti sono i dolci al cucchiaio a base di rabarbaro: cheesecake, mousse, o una semplice coppetta con yogurt bianco e coste di rabarbaro tagliate a pezzetti e cotte in pari quantità di zucchero.
Non mancano anche le ricette salate con il rabarbaro: le coste, crude o sbollentate, si possono usare nelle insalate miste, nelle torte salate, sotto forma di chutney agrodolce e semplicemente bollite, come contorno per le carni.
Proprietà del rabarbaro
C’è chi dice che il rabarbaro fa dimagrire: è vero? Tecnicamente, no. In effetti non esiste nessuna pianta “dimagrante”, però è vero che il rabarbaro, specie se assunto sotto forma di prodotto erboristico derivato dal rizoma (come decotto, in polvere o tintura), è un buon regolatore del transito intestinale e dell’appetito. Inoltre, il sapore amarognolo del rizoma è spesso il punto dominante di amari e tisane digestive.
Non significa quindi che mangiare rabarbaro che vi farà perdere peso, però assumerlo potrebbe aiutarvi a “sgonfiare” la pancia, digerire meglio e recuperare il corretto ritmo della fame.
Fra i rimedi della nonna figura l’idea che il rabarbaro faccia passare il mal di gola. In realtà le proprietà antisettiche e antinfiammatorie del rabarbaro sono concrete, ma piuttosto blande.
Rabarbaro controindicazioni
Come già detto, le foglie del rabarbaro sono tossiche e non devono essere mangiate. I preparati lassativi a base di rabarbaro devono essere assunti senza esagerazioni. Le coste commestibili e i preparati devono comunque essere evitati o almeno limitati in caso di patologie gastrointestinali e renali.
Rabarbaro in gravidanza
In gravidanza e allattamento il rabarbaro è una delle poche piante effettivamente sconsigliate: da un lato c’è il suo ruolo attivo per la motilità intestinale, controindicato per le donne incinte, dall’altro la possibile presenza (pur residua) nelle coste della tossina presente nelle foglie, specie se l’ortaggio non viene pulito correttamente.
Rabarbaro e bellezza
Forse non sapete che il rabarbaro è usato come base aromatica per profumi e cosmetici. Grazie alle sue proprietà antiossidanti e antietà, inoltre, entra nella composizione di prodotti per capelli, creme antiage e soprattutto creme solari naturali: pare che il rabarbaro acceleri la maturazione della melanina, promuovendo una sana abbronzatura.
La polvere di rabarbaro, in vendita negli shop specializzati in fitocosmesi, si usa per dare riflessi biondi dorati ai capelli: come nel caso dell’henné, è importante imparare a miscelarlo e fare delle prove su una piccola ciocca, per essere certi del risultato.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sul rabarbaro e i suoi usi! Vi è venuta voglia di provare qualche ricetta?
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