Pensione e riforma pensioni, il governo accelera. Cosa succede dopo quota 100, le ultime notizie sulle pensioni.
Pensione, arrivano novità dal confronto fra governo e sindacati, al lavoro per gettare le basi una di una nuova riforma previdenziale. L’ultima ipotesi al vaglio, per sostituire quota 100, è quella di una doppia uscita dal lavoro.
Scopriamo allora in cosa consiste questa proposta e quali sono le notizie dell’ultima ora in tema di pensioni.
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Pensioni news, cosa ci sarà dopo quota 100?
Il governo è al lavoro per la nuova riforma, che dal 1° gennaio 2022 dovrebbe sostituire quota 100, che una volta giunta a scadenza non verrà rinnovata. Per farlo ha stabilito un nuovo incontro con i sindacati, in programma venerdì 25 settembre 2020.
Non si tratta del primo incontro di questo tipo, con l’esecutivo che sta già vagliando alcune ipotesi. Una di queste è quella di permettere a lavoratrici e lavoratori una doppia flessibilità in uscita.
In particolare, chi ha svolto lavori gravosi o usuranti, potrebbe andare in pensione a 62 anni (con 37-38 anni di contributi) senza troppe penalizzazioni. Inoltre, essi potrebbero sfruttare l’Ape sociale, che dovrebbe essere potenziata e diventare strutturale, dunque non più a tempo.
Mentre per gli altri lavoratori, la soglia minima per l’uscita flessibile dal lavoro scatterebbe a 64 anni di età e almeno 37-38 anni contributivi. In questo caso però sono previsti penalizzazioni più elevate, nell’ordine del 2,8-3% per ogni anno d’anticipo, rispetto ai 67 previsti per la pensione di vecchiaia.
Pensioni, cosa aspettarsi nella nuova manovra
Oltre che pianificare il post quota 100, il ministro del lavoro Catalfo e quello dell’economia Gualtieri, stanno definendo la nuova legge di bilancio. Si tratta della cosiddetta manovra autunnale, visto che dovrà essere varata entro fine anno.
Al suo interno dovrebbero trovare spazio tre interventi in materia di pensione:
- Il prolungamento di opzione donna.
- La proroga e il rafforzamento dell’Ape Sociale.
- Il rinnovo di quota 41 per i lavoratori precoci.
Anche in questo caso ci sono tavoli di confronto con le parti sociali. Tuttavia il ministro Gualtieri per ora è molto cauto, non volendo impiegare troppe risorse per questi provvedimenti. Il motivo di tale prudenza riguarda l’impossibilità per l’Italia di fare nuovo deficit. Questo nell’ottica di presentare all’UE i conti in ordine e ottenere così i soldi del recovery found. Ma anche di non sottrarre risorse a nuove riforme, come quella dell’assegno unico per la famiglia.
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E’ tutto per quanto riguarda le notizie dell’ultima ora sulle pensioni. Il governo ha deciso di accelerare sulla riforma, ma resta necessario prendere decisioni che non pesino sui conti pubblici.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web