Pensioni di reversibilità 2019: tutto quello che c’è da sapere. A chi spetta, limiti di reddito, calcolo e ultime notizie.
PENSIONI. Le prestazioni che vengono riconosciute a determinati familiari di un pensionato deceduto, iscritto ad una delle gestioni INPS, sono dette di reversibilità. Si parla in alcuni casi anche di pensione ai superstiti, proprio per definirne la destinazione. Scopriamo quali sono le novità e le ultime notizie sulla pensione di reversibilità 2019, a chi spetta, i limiti di reddito e il calcolo di reversibilità.
Pensione di reversibilità: a chi spetta
Il diritto ad ottenerla spetta al coniuge e ai figli (fino a 26 anni se studenti universitari, 21 per quelli delle superiori) del pensionato deceduto. In caso di loro assenza spetta a fratelli, sorelle o genitori.
Una delle condizioni perché sia riconosciuta la reversibilità, riguarda la necessaria vivenza a carico del defunto. Essa è considerata sempre presente per quanto riguarda i figli minori, mentre necessita di essere provata per gli altri familiari.
Novità limiti di reddito pensione ai superstiti
I limiti riguardanti il reddito vengono modificati ogni anno, in relazione alla somma stabilita per il trattamento minimo della pensione. Nel 2019 tale somma è di 513,01 euro al mese.
La somma erogata come pensione di reversibilità può essere anche più bassa se il beneficiario possiede altri redditi. In tal caso l’ammontare erogato può essere tagliato per una percentuale compresa fra il 25 e il 50%.
Viceversa ad essa non è applicabile l’abolizione per il cumulo tra pensioni di reversibilità e altri redditi. Infatti, la sua applicazione può avvenire solo verso gli assegni pensionistici percepiti in modo diretto dal titolare, come nel caso di quello di vecchiaia.
Dunque, la pensione ai superstiti non può essere abolita, ma solo tagliata eventualmente. Questo anche quando è indiretta, ossia derivante da un lavoratore deceduto che non era ancora in pensione.
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Come avviene il calcolo di della pensione di reversibilità
L’importo di questo trattamento, è dato da una percentuale sulla pensione che veniva corrisposta (o doveva ancora esserlo) al deceduto. In base al familiare avente diritto cambia anche la percentuale assegnata.
Nello specifico si otterrà il:
- 100% per un coniuge e due o più figli;
- 80% se un coniuge e un figlio (o due figli senza coniuge);
- 70% per un solo figlio;
- 60% se solo un coniuge;
- 15% per qualsiasi altro familiare avente diritto, che non sia il coniuge, i figli o i nipoti.
Le aliquote cambiano se possiedono il diritto alla pensione di reversibilità i genitori o i fratelli e sorelle. In particolare spetta il:
- 30% ai due genitori;
- 15% ad un genitore;
- 100% a 7 fratelli o sorelle;
- 90% a 6 fratelli o sorelle;
- 75% a 5 di essi;
- 60% se i fratelli o le sorelle sono 4;
- 45% a 3 di loro;
- 30% a due fratelli o sorelle;
- 15% all’unico fratello o sorella.
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Ultime notizie pensioni di reversibilità: la fake news sul programma del PD
Detto del funzionamento di questo sostentamento verso le famiglie dove il pensionato o il lavoratore viene a mancare, passiamo ora ad un fatto di attualità. Sul tema in questi giorni circola una notizia falsa riguardante l’abolizione della pensione di reversibilità, che sarebbe parte del programma del Partito Democratico nel 2019.
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Si tratta, come detto, di una news priva di fondamento, infatti non vi è traccia di una cosa simile nel programma del PD. Dunque tutti coloro che percepiscono questo assegno, possono stare tranquilli, perché non corrono alcun rischio.
Anche nel caso della buona riuscita del tentativo di formazione di un esecutivo giallorosso, non ci sono rischi al riguardo. Questo tipo di bufala era circolata nel web, anche nel 2018, dunque si tratta solo di chiacchiere prive di fondamento.
Che l’abbia fatta circolare qualcuno che non vuole che la nuova alleanza fra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle vada in porto? Questo non lo sappiamo, ma di certo ad ora nessuno ha intenzione di intervenire per cancellare la pensione ai superstiti.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web