Il report “Le equilibriste. La maternità in Italia” diffuso da Save The Children fotografa una situazione, quella italiana, davvero grigia per quanto riguarda le donne e in particolare le madri.
Alcuni dati: i figli si fanno sempre più tardi, nel 2018 si segna il dato negativo di 449mila nascite (9mila in meno rispetto al 2017 e 128mila in meno rispetto a a dieci anni prima, il 2008). Le donne italiane dunque fanno meno figli, ne fanno pochi – tendenzialmente uno – e tardi, con una distribuzione geografica che rispecchia le difficoltà economiche del territorio: più figli in Trentino Alto Adife, pochissimi in Sardegna.
Le condizioni delle donne madri cambiano molto tra nord e sud. Tra le regioni dove le cose vanno meglio ci sono quelle ricche del nord, mentre tra quelle dove vanno peggio quelle del sud, in particolare la Calabria e la Sicilia. La media italia dell’età del primo figlio è di 31,9 anni (in Bulgaria, per fare un paragone, l’età media delle neo mamme è 26 anni). Insomma si fanno pochi figli, si fanno sempre più tardi e si hanno sempre più difficoltà.
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Nel report di Save The Children si indaga anche il rapporto tra le donne e il lavoro. In dieci anni sono raddoppiati i lavoratori part-time che vorrebbero un full-time, e in particolare le donne madri sono nel 40% dei casi costrette a un part-time per mancanza di tempo. L’88% considera carenti i servizi per l’infanzia. Esiste una disparità di genere innegabile, confermata dai dati diffusi da Save the Children. Le donne, secondo il report, dedicherebbero al “lavoro domestico” un tempo di 2,6 volte superiore a quello degli uomini.
Tra i tanti dati non proprio entusiasmanti emerge anche un dato politico: il nostro paese è tra i pochi, in Europa, a non avere mai avuto una donna presidente del Consiglio, presidente della Repubblica o ministro dell’Economia.
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