La gioielleria Dino Ceccuzzi in occasione dei 60 anni di attività presenta l’esclusivo anello dell’anniversario realizzato con l’introvabile tormalina Paraiba
(10 novembre 2009) – Gemme rare, preziose e ricercate: la nuova tendenza del lusso nel settore del gioiello è scovare pezzi esclusivi e unici da regalarsi o donare per un’occasione speciale. Le pietre rare sono la nuova frontiera del lusso, come confermano le tendenze per il Natale 2009. «Il gioiello di lusso non è un regalo che si improvvisa: i preferiti sono i diamanti, ma c’è grande richiesta di pietre introvabili» Parola della gioielleria Dino Ceccuzzi, azienda leader nel settore della distribuzione del gioiello dal 1949.
Il diamante è un classico senza tempo: a piacere sempre più sono i diamanti Fancy Color, ossia quelli colorati. Si originano in natura nel momento in cui nel reticolo cristallino intervengono ossidi e metalli; le colorazioni vanno dal rosa, al verde, al giallo, al brown, al nero o addirittura al blu e al rosso che sono molto rari.
Ci sono precise caratteristiche che fanno di una pietra una gemma e che rendono un gioiello più prezioso degli altri. «Fin dai tempi più remoti i monili sono in grado di affascinare e sedurre – afferma Bruno Ceccuzzi, gemmologo, tra i fondatori dell’Istituto gemmologico italiano -. Per essere considerata preziosa, una gemma deve possedere caratteristiche fisiche e ottiche ben precise, ad esempio deve avere un bel colore e non deve deteriorarsi o graffiarsi facilmente. Altra caratteristica determinante è il taglio, un procedimento che ne fa emergere tutta la bellezza donando l’aspetto finale. La rarità ne aumenta il valore: esistono gemme dai colori e tonalità diversi rispetto a quelli normalmente classificati, che per questo possono diventare molto preziosi».
«Le pietre preziose sono intramontabili. Da sempre in cima alle preferenze delle donne, sono il regalo che gli uomini fanno per stupire e lasciare a bocca aperta mogli e fidanzate – spiega la famiglia Ceccuzzi, che da tre generazioni gestisce l’azienda -. fino a qualche anno fa, la clientela era meno preparata: comprava l’oggetto che piaceva alla prima occhiata, oppure quello più appariscente. Oggi il mercato è più maturo e attento, l’acquisto si fa sempre meno all’ultimo momento ed è sempre più “ragionato”. Si cercano gioielli unici, con caratteristiche precise, tali da renderli esclusivi così come la persona a cui è destinato».
In questo nuovo scenario anche il ruolo del gioielliere si è evoluto ed è richiesta una preparazione sempre più specifica: «Quando si fanno acquisti così “impegnativi”, dal punto di vista economico ed emotivo, è necessario che si instauri un rapporto di fiducia tra cliente e gioielliere, ma oggi questo non è più sufficiente. Ci vogliono competenza e preparazione, per poter soddisfare le legittime curiosità e richieste di informazione di chi acquista. La competenza nel campo della gemmologia non si può improvvisare, ma è necessario uno studio serio e attento così come un aggiornamento continuo e costante sulle novità del settore» aggiungono i Ceccuzzi.
«Abbiamo scelto una pietra rara e preziosa, così come il traguardo che festeggiamo». La famiglia Ceccuzzi presenta in occasione del sessantesimo anniversario di attività un gioiello realizzato appositamente per l’evento. Si tratta di un anello realizzato con una tormalina Paraiba, una delle pietre più rare e ricercate al mondo. Unica è la qualità della gemma, e notevole è la caratura, ben 29.79 carati, e inimitabile il colore, di un vivace azzurro intenso in grado di ipnotizzare lo sguardo. L’anello è stato montato con 4.25 carati di diamanti a taglio rosetta.
Il nome tormalina deriva dall’espressione cingalese “tura mali”, che significa “pietra di colori misti”. Secondo un’antica leggenda egizia, le tormaline viaggiarono dal cuore della terra fino al sole su di un arcobaleno, arricchendosi nel viaggio di tutta la tavolozza cromatica. Questo è il motivo per cui ai nostri giorni nostri è detta “pietra arcobaleno”.
La tormalina Paraiba è senza dubbio la più notevole tra le tormaline: prende il nome dal giacimento in cui è stata rinvenuta per la prima volta, situato nello stato brasiliano di Paraiba, nel 1987. A rendere uniche queste gemme è la presenza di rame, elemento mai trovato in precedenza nelle tormaline. Una sostanza in grado di donare alla pietra un colore eccezionale, dalle sfumature che vanno dal turchese-blu-cielo quasi elettrico al verde smeraldo, unite a una lucentezza e una brillantezza uniche che la fanno risplendere anche quando la luce è scarsa”.
Dopo l’eccezionale rinvenimento a Paraiba, si è iniziato a cercare in altri siti con caratteristiche geologiche similari. In Africa sono state rinvenute altre Tormaline Paraiba, ma la qualità delle pietre del giacimento originario non è mai stata eguagliata. Oggi il filone è quasi esaurito, dunque possedere una di quelle tormaline è un privilegio riservato a pochi, soprattutto nella caratura utilizzata per l’anello del sessantesimo anniversario di Ceccuzzi. Il gioiello è stato venduto ancora prima di essere realizzato.
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