Quando il feto è nella pancia della mamma può sentire le voci e gli stimoli uditivi esterni. Alcuni dei nascituri dimostrano di reagire a determinati suoni o musiche o voci familiari, magari muovendosi di più o, al contrario, calmandosi. Adesso, però, si ha la dimostrazione che il feto, oltre a sentire può anche vedere quello che ha intorno. La scoperta è emersa da un recentissimo studio condotto da Marco Del Giudice, ricercatore presso il dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e appena pubblicato sulla rivista Developmental Psychobiology. A quanto pare, negli ultimi 2 mesi di gravidanza penetra abbastanza luce nella pancia della gestante da permettere al nascituro di cominciare a sperimentare la visione dentro l’utero e quindi riconoscere almeno le sue manine e i suoi piedini.
“Non abbiamo direttamente misurato la luce che penetra dentro l’utero – ha precisato Del Giudice – ma la quantità di luce che passa attraverso vari tessuti corporei (muscolo e grasso) e diversi tipi di vestiti”. “Dopo di che – ha spiegato – ho creato un semplice modello basato sullo spessore della ‘pancia’ della madre e sulla presenza o meno di vestiti”. “Il modello messo a punto – aggiunge Del Giudice – indica che, molto probabilmente, alcuni feti possono vedere quello che hanno intorno a sé – come le pareti dell’utero e il loro stesso corpo, ad esempio mani e piedi – almeno quando la madre si trova in un ambiente luminoso e non è vestita in modo troppo pesante”. Del resto, il fatto che la vista del neonato cominci a svilupparsi già nella pancia ed i suoi occhi siano sensibili alla luce è possibile dedurlo anche dall’esame ecografico: se, infatti, il ginecologo passa un fascio di luce sulla pancia della mamma (in un’ecografia verso il settimo mese di gravidanza, ad esempio), il piccolo chiude le palpebre perché è infastidito dal bagliore.
Paola Benedetta Manca
12 gennaio 2011
Questo studio è bellissimo e dimostra ancora di più quanto sia affascinante, meraviglioso e ancora tutto da scoprire il momento della gestazione…