La conferenza delle Regioni ha approvato le nuove linee guida sulla fecondazione eterologa. Gratuita fino ai 43 anni della donna, con anonimato del donatore. E niente fecondazione per le coppie omosessuali.
La fecondazione eterologa ha una storia tormentata in Italia che coincide sostanzialmente con una legge, la 40 del 2004, che la vietava e poneva rigidi paletti anche per la fecondazione omologa (3 embrioni “producibili”, unico impianto contemporaneo, niente analisi pre-impianto, niente possibilitร di congelamento degli embrioni per impianti successivi).
Fecondazione omologa e eterologa: quali le differenze?
Prima di tutto delucidazione di base: la fecondazione si dice “omologa” se spermatozoi e ovuli sono della coppia genitoriale del futuro nascituro. In questa maniera tutti i geni del bimbo in arrivo saranno quelli dei genitori “biologici” e soltanto la fecondazione non avverrร nel modo classico ma si farร in modo “artificiale”.
Nella fecondazione eterologa invece seme o ovulo arrivano da un donatore, quindi non appartengono a uno dei due genitori che poi cresceranno il figlio. Questa seconda tipologia si effettua in presenza di problemi di fertilitร o con gravi patologie genetiche trasmissibili ereditariamente.
Con una sentenza dell’aprile 2014 il divieto alla fecondazione eterologa รจ stato cancellato dalla Corte Costituzionale. Ulteriori sentenze di Tar del Lazio, Corte europea dei diritti dell’uomo e della stessa Corte Costituzionale avevano cancellato importanti altri punti della legge 40. Ovviamente dopo questa ultima decisione resta aperto un vuoto normativo ancora piรน grande che il governo non ha voluto colmare rimandando a una decisione futura del Parlamento.
Sono perรฒ intervenute le Regioni, specificamente la conferenza delle regioni e delle province autonome, ad emanare delle linee guida comuni sull’eterologa per tutte le regioni. Queste poi andranno approvate dalla conferenza stato-regioni.
Fecondazione eterologa: le nuove regole
In gran parte la conferenza delle regioni ha fatto sue le linee guida giร emanate dalla regione Toscana. Il costo della fecondazione eterologa dovrร essere a carico del Sistema Sanitario Nazionale per le donne fino ai 43 anni (ma qui c’รจ un piccolo giallo perchรฉ testualmente nel documento si dice: “La Conferenza delle regioni e delle province autonome ha sottolineato l’urgente necessitร dell’inserimento nei LEA – Livelli Essenziali di assistenza, cioรจ quanto lo stato eroga a livello sanitario gratuitamente o con ticket per i cittadini, N.d.r. – delle tecniche di PMA omologa e di quella eterologa”. Messo cosรฌ siamo ancora a livelli di “raccomandazione”, quindi lontani dal vedere il diritto garantito dalla prestazione effettiva).
Il donatore dovrร essere scelto a partire da una “compatibilitร ” con il ricevente, quindi le caratteristiche del fenotipo dovranno essere assimilabili. Resterร anonimo (quindi lui non potrร sapere a chi รจ destinato il suo gamete e i riceventi non potranno conoscere la sua identitร ), dovrร avere tra 20 e 35 anni se donna e tra 18 e 40 anni se maschio.
Sarร sottoposto ad una serie di esami e inserito in un registro. L’anonimato del donatore sarร garantito rispetto alla coppia ricevete e ai figli. Solo in caso di gravi necessitร medica e soltanto agli operatori sanitari sarร possibile arrivare ai suoi dati clinici.
La fecondazione eterologa potrร riguardare soltanto coppie di sesso diverso (quindi sarร ancora esclusa per le coppie omosessuali). Si potrร fare anche in caso uno dei due genitori abbia un grave difetto genetico e con una storia familiare per cui non รจ possibile determinare lo stato di portatore.
Qui il documento approvato dalla conferenza delle regioni.
Vedi anche: Fecondazione eterologa in Italia in Lombardia si paga tutto.
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