Per epistassi si intende la fuoriuscita di sangue dalle fosse nasali, sia dalle narici che in gola, ed è evento particolarmente frequente nei bambini tra i 2 e gli 8 anni. Abitualmente è causata da dilatazione di alcune venuzze situate nella porzione anteriore del setto nasale che sanguinano in occasione di traumi anche di minore entità (come il soffiarsi il naso o mettervi le dita), specie se è in corso un raffreddore, sia di giorno che di notte, nel sonno. Stante il fattore predisponente locale (le venuzze di cui sopra), è facile che si ripeta
Di regola il fatto non è pericoloso ma spaventa il bambino e i suoi genitori, sia per l’emotività che scatena la vista del sangue, che per l’apparente entità della perdita. Tuttavia questa è una falsa impressione perché il sangue si spande largamente nei tessuti come i fazzoletti o le lenzuola ma il volume è sempre esiguo salvo che non sia concomitante un’affezione della coagulazione sanguigna (ma allora saranno evidenti anche altri fenomeni emorragici).
Per far cessare l’epistassi non mettere alcunché nelle fosse nasali, mantenere il capo eretto e leggermente flesso verso l’avanti (ad evitare che il sangue venga deglutito e poi vomitato come materiale rosso scuro o nero, tipo fondo di caffè) e stringere le ali del naso tra due dita per tre minuti di orologio. Applicare delle sostanze emostatiche o cauterizzare il punto di sanguinamento è inutile.
Vedi anche: I Consigli del Pediatra Meningite precauzioni
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