Una questione di atmosfera. E di dettagli. Capaci di tracciare il confine tra l’evento riuscito e l’evento perfetto. E di fare del matrimonio un giorno irripetibile. La location può essere un bellissimo castello, per esempio, o una sontuosa villa. Ma non basta. Tutto va cesellato: decorazioni e creazioni degli ambienti. “Lo spazio dell’abitare e lo spazio del ricevere vanno trattati con gli stessi intenti”, dice Angelo Garini, wedding designer tra i più gettonati, in Italia e all’estero. 43 anni, milanese, per dieci anni ha fatto solo l’architetto. Poi, nel 2000, la svolta. Una cliente a cui aveva progettato l’abitazione gli chiese di occuparsi dell’allestimento scenografico del matrimonio della figlia. L’inizio di un cammino che ha poi riassunto nella filosofia: “Progetto per un giorno, che è l’evento, progetto per la vita che è la casa”. Oggi opera, oltre che in Italia, in Francia e in Portogallo. E suggerisce anche i tempi. La cerimonia? Non più di 60 minuti, per l’aperitivo massimo 90 e per la cena 75. Tra raffinatezza, eleganza, tradizione, semplicità. Con una combinazione di allestimenti e scenografie floreali. E avendo cura, nella scelta del luogo della cerimonia e della location per i festeggiamenti, di tenere conto anche degli ospiti, ai quali non devono essere imposti spostamenti troppo lunghi tra un posto e l’altro.
Lei ha stilato un decalogo del matrimonio perfetto. Che cosa non deve mai mancare?
Ci devono essere sempre un’attenta decorazione floreale e una colonna sonora, due elementi che devono essere sempre presenti. Il matrimonio non è più un evento che ruota intorno a una tavola imbandita. Ci si aspetta di essere immersi in una atmosfera. Il cibo è importante partendo da questi due punti.
E che cosa deve essere assolutamente evitato?
Gli sposi non devono mai dimenticare che oltre ad essere i protagonisti dell’evento sono i padroni di casa: quindi devono mettere in primo piano il benessere dei loro ospiti.
C’è qualche matrimonio che ha progettato che le è particolarmente caro?
Ce ne sono veramente tanti, ho avuto e ho il privilegio di condividere con i miei clienti un momento così importante nella loro vita. Mi resteranno cari, pensando anche solo a quest’anno, quelli di cui ho curato la progettazione in ambienti suggestivi tra Capri e Bagheria.
Chi sono i suoi clienti?
Il mio cliente non è necessariamente sulle prime pagine dei giornali, non è detto che sia un Vip. Ma certo ha uno status notevole. E’ abituato all’eccellenza ed esprime un desiderio di unicità dell’evento.
In novembre sarà a Boston, come rappresentante italiano del wedding planner. L’Italia è ancora una meta ambita per la celebrazione del matrimonio?
Sarò a Boston per promuovere il wedding design tra gli americani che vogliono sposarsi in Italia. Che sono tanti, il nostro Paese è ancora molto richiesto, soprattutto location uniche come la Toscana o Venezia.
Vedi anche: Come arredare la casa secondo angelo Garini
Natascia Ronchetti
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