Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Corona, da pochissimi giorni nelle patrie galere, ha trovato il modo di far tornare a suo proprio vantaggio la permanenza in carcere.
Sul suo sito, infatti, è in vendita una tee-shirt bianca con un logo che rappresenta una farfalla simile a quella di Belen sull’inguine, vista dall’universo mondo in tv durante Sanremo, e una scritta: “to be free”.
La tee-shirt ha un costo di 25 euro e, quasi certamente, saranno in molti a comperarla, anche perché, lo scaltro ex fotografo dei vip, ha associato alla pura e semplice commercializzazione dell’indumento, una campagna in favore dei carcerati alla quale sarà devoluto il 20% del ricavato delle vendite.
Di Corona ne sentiremo parlare ancora e molto in termini vittimistici. Siamo certi che saremo subissati da molti media che ci rifileranno interviste dal carcere, le sue sofferenze e i racconti sulla sua permanenza chiuso tra quattro mura, il dolore dei suoi famigliari e delle donne che ha lasciato e, dulcis in fundo, un libro sulle sue memorie di questi anni futuri in galera, atteso da molti editori.
Tutto ciò, che avrà come regista tra le quinte, lo stesso Corona, servirà solo ad aumentare l’alone di fascino che circonda un personaggio che, molti dimenticano, si trova in prigione perché per primo, lui che oggi parla di libertà negata, ha voluto speculare sulla libertà altrui ricattando, in cambio di vile denaro. Ma per Corona sembra sia l’unica cosa che conta.
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