Pippa e Kate sono protagoniste di enormi quantità di gossip: ma la monarchia britannica sta iniziando a diventare noiosa?
Stiamo forse esagerando con Pippa e Kate Middleton e in generale con i Windsor e familiari? La monarchia britannica, protagonista del gossip quotidianamente, ci sta ormai venendo a noia? Un bell’articolo del Guardian a firma Hadley Freeman (Oh Pippa Middleton, you should have gone full Eurotrash) descrive quello che accade ogni giorno nelle redazioni.
Tempestate da uffici di comunicazioni e Pr di grandi case di abbigliamento e cosmetica e oggettistica che segnalano che Pippa Middleton nella tal foto ha indossato il tal capo o che durante uno dei sui viaggi in giro per il mondo con suo marito aveva con sé un oggetto della casa tal altri.
Il circolo che si autoalimenta di gossip e marketing però dopo un po’ crea assuefazione anche nel lettore e allora vanno cercate altre vie di narrazione perché la giacca di Pippa, le scarpe di Pippa, Pippa che ama quel tipo di tessuto con quel taglio iniziano a tirare meno.
L’epopea del lato B di Pippa Middleton
Un personaggio come Pippa, totalmente sconosciuto fino a qualche anno fa, è diventata famosa perché “parente di” e per la mitologia creata attorno alle sue forme (leggasi il suo sedere), in particolare dopo le foto scattate nel corso del matrimonio della sorella Kate. Si è creata una vera e propria epopea di quel fondoschiena: si è scritto che era finto, che era sorretto da imbottiture posticce, che gli abiti erano disegnati per “imbrogliare”, che indossava una guaina snellente, che, insomma, quel sedere era un effetto ottico e non carne vera. Ma il filone “lato b” non poteva durare troppo a lungo e così si ì dovuti passare ad altro. Amanti, vestiti, viaggi, matrimoni…
Il gossip è come il maiale: non si butta via nulla
In effetti è abbastanza evidente un dato di fondo: quando si diceva che del maiale non si butta via nulla una simile equiparazione si può fare anche per il gossip. Del personaggio famoso si usa tutto. Finito un filone, se il volto tira ancora, se ne crea un altro e poi un altro ancora. Questo per superare un dato di fatto di fondo: la noia. L’armadio di Pippa può diventare noioso e le espadrillas che mette già non sono propriamente chic. Quindi che fare quando un personaggio oggetto di “venerazione” inizia a stancare?
Il segreto per creare un personaggio
Un po’ di principessa Margareth, un po’ di Lee Radziwill, un po’ di Diana: la ricetta presentata dal Guardian per creare un personaggio di impatto emotivo e mediatico e mescolare i caratteri. Un po’ ribelle, un po’ triste; un po’ eccentrica, un po’ fuori dal meccanismo di corte anche se ne fa pienamente parte. Ricchezza e paillettes ma anche infelicità , incontri segreti, Portofino e Dolce&Gabbana, yacht e tradimenti.
Il copione sembra sempre molto simile ma anche le narrazioni di maggior successo finiscono per stancare. E cosa succede quando il picco di un personaggio è stato raggiunto e il rilievo mediatico inizia a calare? Non si fa fatica ad abbandonare il cavallo vecchio e si trova un personaggio nuovo, magari un bambino, magari un amante segreto non famoso che contribuirà a creare un nuovo filone narrativo.
E poi, passato un po’ di tempo, si potrà rinverdire i fasti del personaggio tenuto un po’ in naftalina, aprendo nuove storie. Perché, come in un grande romanzo ottocentesco, il gossip deve suscitare emozione e tenere desta l’attenzione ad ogni sua pagina.
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