Decreto Covid – 19, tasse mutui, adempimenti fiscali e contribuiti tutti i pagamenti sospesi con il decreto marzo 2020
Il decreto “cura Italia” è stato approvato dal consiglio dei ministri e firmato dal Presidente Mattarella il 18 marzo 2020, quindi è in vigore per contrastare gli effetti del Covid 19.
Al suo interno prevede una serie di sospensioni per il pagamento di tasse, mutui e contributi. Scopriamo, qui di seguito, il contenuto nel dettaglio di questi provvedimenti.
Testo decreto Covid: cosa contiene
L’importo complessivo del nuovo decreto legge, pubblicato in Gazzetta ufficiale, è pari a 25 miliardi di euro. Si tratta di una somma più elevata rispetto a quelle stanziate in altre occasioni dal governo, questo a riprova che si tratta di una vera e propria manovra salva Italia.
Tale decreto al suo interno prevede la sospensione di tasse e pagamenti per alcune categorie lavorative. Ma anche misure di sostegno, specie per le attività più colpite dalle conseguenze della diffusione del Coronavirus in Italia.
Vi riportiamo, a seguire, l’elenco delle principali misure presenti nel decreto e il relativo contenuto, riguardanti lo stop ai pagamenti.
Stop ai versamenti per imprese e professionisti, che guadagnano sotto i 2 milioni di euro e per i settori più colpiti
Imprese, lavoratori autonomi e professionisti, che sono sotto i 2 milioni di euro di ricavi, beneficiano del rinvio al 31 maggio dei seguenti versamenti:
- quello alla cassa per saldare le ritenute.
- Iva annuale e mensile.
- Contributi previdenziali.
Potranno pagarli a quella data in soluzione unica o con dilazione su 5 rate.
La sospensione vale anche per tutti i settori più colpiti dalla conseguenze del coronavirus. Ossia : turistico-alberghiero, trasporti di merci e persone, ristorazione e bar, cinema e teatri, sport, istruzione, eventi, sale giochi, centri scommesse e le federazioni sportive.
Sospesi i termini per gli adempimenti fiscali
E’ prevista per tutti, la sospensione degli adempimenti fiscali con scadenza compresa fra l’ 8 marzo e il 31 maggio 2020.
Sospensione versamenti contributi per lavoro domestico
Il decreto prevede lo stop ai termini per i versamenti dei contributi previdenziali, assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, dovuti da parte dei datori di lavoro domestico. Tale sospensione è prevista per il periodo compreso fra il 23 febbraio e il 31 maggio 2020. Il pagamento dovrà poi avvenire entro il 10 giugno 2020, senza che siano applicati interessi o sanzioni.
Stop alle ritenute per i professionisti
Professionisti e consulenti con ricavi o compensi di importo inferiore a 400.000 €, non dovranno versare le ritenute d’acconto sulle somme percepite fino al 31 marzo 2020. Quanto dovuto dovrà poi essere corrisposto entro il 31 maggio in soluzione unica o a rate.
Credito d’imposta per affitti di botteghe e negozi
Per tutti gli esercenti, che hanno negozi o botteghe, il decreto Cura Italia prevede un credito d’imposta pari al 60% della somma pagata per il canone d’affitto. Tale contributo riguarda le spese sostenute nel mese di marzo 2020.
Decreto marzo 2020 – Stop ai mutui sulla prima casa
Il decreto prevede per un periodo di 9 mesi l’astensione al pagamento della rata del mutuo sulla prima casa. Questo vale anche per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, che autocertifichino, dopo il 21 febbraio 2020, un calo del fatturato superiore al 33%. Ciò a causa delle restrizioni imposte alla propria attività dall’emergenza Covid 19.
Stop alle ritenute per le società sportive
Il decreto concede alle federazioni e alle società sportive, un mese di tempo di più per versare le ritenute alla fonte, con cui operano in qualità di sostituti d’imposta verso i lavoratori dipendenti. La nuova scadenza prevista per il pagamento è quella del 30 giugno.
Sospensione versamenti canoni settore sportivo
Con questo provvedimento le federazioni e le associazioni sportive nazionali, vedono sospeso fino al 31 maggio l’obbligo di versamento dei canoni di locazione, in relazione agli impianti sportivi concessi da stato o enti pubblici. Tali pagamenti dovranno essere effettuati entro il 30 giugno 2020.
E’ tutto per quanto riguarda i pagamenti sospesi dal nuovo decreto del governo. Si tratta sicuramente di una boccata di ossigeno verso tutte quelle attività che in questo momento sono alle prese con una crisi senza precedenti e non possono operare. Di conseguenze non avrebbero, attualmente, la liquidità necessaria per saldare quanto dovuto alle casse dello Stato
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web