Cassa integrazione in deroga quando arrivano i soldi in Lombardia, Sicilia e Marche. Info e guida ai pagamenti della Cig
Quando viene pagata la cassa integrazione in deroga? Sono tanti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti che vogliono avere risposta a questa domanda, visti i ritardi che si stanno accumulando.
Ricordiamo che l’iter per il pagamento della CIG  in deroga prevede che le domande pervenute alle singole regioni italiane, vengano poi lavorate dall’Inps, prima dell’erogazione. Vediamo di capire quando avverrà il pagamento, in Italia e in particolari regioni come la Lombardia, le Marche e la Sicilia.
Quando viene pagata la cassa integrazione in deroga di aprile
Il processo per il pagamento della cassa integrazione sta risultando complicato e in molti casi i lavoratori non hanno ancora ricevuto nulla. La CIG in deroga per coronavirus è stata resa disponibile dall’8 marzo, data di inizio del lockdown e riguarda anche il mese di aprile.
Tale forma di assistenza per adesso non ha ancora date certe per il pagamento e varia da regione a regione.
Secondo i dati forniti dall’Inps il totale delle domande di cassa integrazione in deroga, determinate dalle regioni negli scorsi giorni sono 305.434. Di queste quelle già autorizzate sono 206.904.
Mentre sono 57.833 le domande già pagate, per un ammontare di 121.756 beneficiari che hanno ricevuto il pagamento. Ci sono tuttavia delle differenze significative fra territori, da cui si capisce che in alcuni casi le procedure sono più lente e che i pagamenti della CIG avvengono più lentamente.
Regione Lombardia cassa integrazione in deroga 2020
Per quanto riguarda la Lombardia, sempre stando ai dati forniti dall’Inps, le domande decretate dalla regione per la CIG in deroga sono 50.778. Di    queste al momento sono 26.220 le domande già autorizzate dall’Inps, ossia quelle che in base alle verifiche dell’istituto hanno diritto a ricevere il pagamento.
L’effettivo numero di domande pagate per ora è di poco superiore alle 1.800 unità , mentre i beneficiari saldati poco sopra 3.150. Questo significa che i pagamenti della CIG in deroga per la Lombardia sono stati effettuati solo in minima parte, nonostante le oltre 26.000 domande già autorizzate.
Molto probabilmente il pagamento avverrà in maniera più rapida prossimamente, stando alle dichiarazioni di governo e regioni. Ma se il trend resterà quello visto fino ad ora, si prevedono attese ancora lunghe per i dipendenti lombardi.
Cassa integrazione in deroga Marche
Per quanto riguarda le Marche l’Inps ha dichiarato di aver ricevuto 12.384 domande decretate dalla regione. Di queste sono 6.127 quelle già autorizzate dall’istituto di previdenza, con 4.743 domande già pagate.
Questo ha concesso di ricevere la CIG in deroga già a 10.292 singoli beneficiari. In altre parole molti richiedenti di questa regione hanno già ricevuto il pagamento, anche se la procedura è ancora in corso. Come si evince dai dati però la situazione dei pagamenti è migliore rispetto ad esempio alla Lombardia. Quindi, chi non ha ancora ricevuto questo pagamento, ma ha avuto l’autorizzazione dall’Inps, non dovrebbe attendere ancora a lungo prima di ottenerlo.
Cassa integrazione quando arriva in Sicilia
La Sicilia ha decretate 8.192 domande per la Cig in deroga e l’Inps ne ha già autorizzate 7.250, quindi quasi la totalità . Tuttavia i pagamenti già realizzati riguardano 1.607 domande, per un totale di beneficiari pari a 3.596.
Insomma, per l’isola la procedura di verifica è a buon punte, in base a quanto dichiarato dall’Inps, mentre i pagamenti procedono ancora a rilento. In ogni caso, non dovrebbe trascorrere un lungo periodo prima che i beneficiari siciliani autorizzati ricevano l’importo relativo alla CIG in deroga.
Questo è quanto sui pagamenti della cassa integrazione in deroga e sulle situazioni relative ad alcune regioni. I numeri forniti dall’Inps, cambieranno nei prossimi giorni, quando le regioni comunicheranno i dati aggiornati delle domande decretate.
Insomma, il meccanismo complicato di questa procedura sta rallentando l’erogazione dei soldi, che ai dipendenti impossibilitati a lavorare causa covid, servono alla svelta. Ciò crea anche un rimpallo di responsabilità fra regioni e Inps. Per questo nei prossimi mesi governo e regioni valutano una semplificazione delle procedure, per migliorare un servizio rivelatosi fino ad ora inefficiente.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web