80 euro: ora anche a disoccupati e a chi è in cassaintegrazione

Buone notizie per i lavoratori in mobilità, in cassa integrazione e per quelli che ricevono l’indennità di disoccupazione, arriva anche per loro il bonus da 80 euro. Ma vediamo di capirci qualcosa visto che ci sono altre novità

 80 euro bonus

L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 9/E del 14 maggio ha comunicato che il credito Irpef sarà disponibile anche per questi lavoratori, al contrario di quanto di quanto era circolato fino ad oggi dalle indiscrezioni di stampa.

 Altra importante novità è relativa ai vari bonus che ricevono i lavoratori, che non concorrono al superamento dei 26mila, e che vengono tassati con un’imposta sostitutiva del 10%.

Vedi anche: 80 euro il calcolo per capire come funziona

 In altre parole come funziona il tutto? Dalla circolare di capisce, a chiare lettere, che il credito Irpef arriverà anche per i lavoratori che al momento incassano la cassa integrazione  l’indennità di mobilità e di disoccupazione. Viene chiarito, quindi, che il diritto al bonus scatta automaticamente, in quanto le somme che vengono incassate sono considerate come proventi in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, e per tanto vengono assimilabili alla stessa categoria di quelli sostituiti.

Pragmaticamente, il bonus verrà calcolato in riferimento alle erogazioni effettuate nel 2014, tenendo anche conto dei giorni che danno diritto alle indennità.

Passiamo ad un’altra voce. “I redditi soggetti all’imposta sostitutiva per l’incremento di produttività – si legge nella circolare – non rientrano nel calcolo della soglia di reddito di 26mila euro, che fa perdere il diritto al bonus Irpef. Nel 2014 la retribuzione di produttività individuale che può beneficiare di questa agevolazione fiscale non può essere complessivamente superiore a 3mila euro lordi e questa cifra non contribuisce al raggiungimento della soglia di 26mila euro di reddito complessivo”.

La circolare poi sottolinea come “il reddito di lavoro dipendente assoggettato a imposta sostitutiva deve comunque essere sommato ai redditi tassati in via ordinaria per la verifica della capienza dell’imposta lorda, calcolata sui redditi da lavoro rispetto alle detrazioni da lavoro spettanti”.

Passiamo poi alla voce più importante. Nella circolare viene anche precisato come si debba calcolare il credito. Una volta calcolato l’importo complessivo del credito, questo potrà essere erogato conteggiando gli effettivi giorni lavorativi di ciascun periodo di paga.

La circolare specifica che, nel caso nel caso di contribuenti che abbiamo “lavorato solo una parte dell’anno, inoltre, il sostituto d’imposta deve calcolare il credito sulla base del periodo di lavoro effettivo. Ad esempio, un lavoratore il cui reddito complessivo è di 22mila euro e che ha svolto 120 giorni di lavoro nel 2014 avrà diritto a un credito pari a 210,41 euro (640/365 x 120). Dopo aver individuato l’importo complessivo del credito spettante, particolare attenzione dovrà poi essere posta nella ripartizione del bonus nelle varie bu

Vedi anche: Assegno familiare a chi spetta

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