Per omaggiare le 3000 puntate della soap è uscito in libreria il libro “Un posto al sole” scritto dal giornalista de “Il Sole 24 ore” Marco Mele (nella foto in occasione di un incontro svoltosi alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza”di Roma) per la collana “Testepiene” con la prefazione di Pippo Baudo. Gli attori di “Un posto al sole” e coloro che hanno contribuito al successo raccontano la propria vita e il proprio lavoro, rivelando come è nata e come viene prodotta la soap: tutti i retroscena le curiosità e le confessioni dei protagonisti, nonché i commenti dei più accaniti fan
Le caratteristiche che hanno portato al successo la soap sono essenzialmente tre: il riuscire a coniugare il melodramma e la commedia, l’impegno sociale e la napoletanità. Il pubblico è composto prevalentemente da giovani senza grandi divari tra nord e sud, il picco è naturalmente a Napoli, ma anche nel Triveneto la soap è molto seguita. “Un posto al sole” è anche una notevole fonte di guadagno per Rai Tre, il break pubblicitario all’interno della soap copre circa un quarto degli introiti pubblicitari della rete in prima serata, 30 secondi di pubblicità arrivano a costare fino a 50.000 euro.
Le storie di Palazzo Palladini hanno portato anche ad un incremento del turismo, sono molti i turisti che una volta a Napoli chiedono di vedere i luoghi dove è ambientata la soap. Un momento fondamentale nella visione di una puntata di “Un posto al sole” è la sigla con la particolarità degli attori voltati di spalle che si mostrano piano piano al pubblico. Il libro di Marco Mele comprende anche un dvd con la prima puntata della soap, per chi la volesse rivedere o per chi l’avesse persa.
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