Le nuove meraviglie dell’architettura, gli strepitosi esempi di quello che il genio degli architetti più famosi (e bravi) al mondo riesce a concepire.
Sono chiamati archistar (architetti – star), le parcelle sono corpose ma i nuovi edifici cui danno vita sono spesso esempi straordinari di architettura. In molti casi, come la gran parte delle strutture di cui vi parliamo, sono costruzioni destinate alla ricerca, all’alta formazione, al sapere, alle scienze.
Quando sentiamo nomi come Hadid, Foster, Piano & co. spesso il tutto si riduce alle spese che si sono affrontate per i loro progetti. Ma qui vi vogliamo mostrare vere opere dell’ingegno umano, dove estetica e funzionalità si fondono perfettamente in mirabili risultati.
Foster + Partners – Edmond and Lily Safra Center for Brain Sciences, Gerusalemme
Inaugurato nel 2010, l’Edmond and Lily Safra Center for Brain copre un’area di 10.500 m2 ed è un istituto pionieristico di ricerca sul cervello. Gli spazi sono stati pensati per dare il massimo di “usabilità” agli utenti: 28 laboratori modulari collegati da “social hub” dove potersi ritrovare, confrontare e fare meeting.
Un auditorium da 200 posti, libreria, caffè, una galleria d’arte pubblica dedicata alla “brain art”. La corte interna con alberi da frutto è un luogo ideale per il riposo tra un seminario e l’altro: si sono utilizzati materiali locali come la pietra di Gerusalemme; l’orientamento è stato studiato per garantire la massima illuminazione e il riscaldamento naturale.
Zaha Hadid – Library and Learning Centre University of Economics, Vienna
Zaha Adid ha ideato questa spettacolare libreria posta all’interno della facoltà di Economia dell’Università di Vienna. 28.000 m2, un grande blocco poligonale che svetta nel nuovo campus.
Le linee squadrate e geometriche degli esterni virano nelle successive curve sinuose degli interni, costruendo quasi dei “canyon“, fino ad aprirsi nel grande spiazzo centrale. Il disegno è estremamente avveniristico e l’edificio si proietta in avanti verso la città, quasi a ricordare una serie di libri libri impilati uno sopra l’altro.
Zaha Hadid – Evelyn Grace Academy, Londra
Una visione a 360 gradi di come gli spazi si possono piegare a tutte le esigenze formative: corpo, mente, intrattenimento, studio, relax delle pause tra una lezione e l’altra. Può capitare di trovare una pista da 100 metri ricavata tra e ali degli edifici. Una mensa open space con le vetrate e i toni color panna a illuminare naturalmente. Un grande auditorium, classi, laboratori a misura di studente.
E studiare in una scuola d’élite pensata così bene (e così bella…) non deve essere proprio malaccio…
Frank Gehry – Fondazione Louis Vuitton, Parigi
Inaugurerà tra pochi giorni questo nuovo polo espositivo di Parigi. Le forme che hanno ispirato l’architetto Frank Gehry sembrano quelle del mare: grandi vele spostate dal vento, oppure le nuvole del cielo mosse dalle brezze estive. La Loius Vuitton Fondation mira a diventare un’icona della Parigi del XXI secolo: 11 gallerie per esposizioni temporanee, un grande salone multifunzione, zone dedicate alle collezioni stabili.
A circondare la nuova istituzione c’è il verde del Bois de Boulogne, con i suoi alberi storici e le rigogliose distese di verde.
Foster + Partners – Yale School of Management
Inaugurato nel 2014, 242.000 m2 per la nuova sede della Scuola di Management della celeberrima università di Yale. Se avete frequentato le anguste salette e le aule sovraffollate delle nostre università vi starà scorrendo un brivido di invidia.
Facciate in vetro, grande cortile, 4 milioni di kg di acciaio per la sua costruzione. Al suo interno aule modernissime, uffici amministrativi, spazi per meeting, lo Zhang auditorium da 350 posti, palestra, bar, terrazza esterna, giardini, biblioteca.
Renzo Piano – Auditorium del Parco, L’Aquila
Un edificio dal fortissimo valore simbolico in una città devastata dal recente sisma del 2009 e dove la costosa ricostruzione a colpi di news town non è certo andata per il sottile in termini di impatto ambientale e di criteri estetici.
L’Auditorium del parco è nato come un sostituto temporaneo della sala da concerto del Castello Spagnolo. Visivamente si mostra come un insieme di tre cuboni dal designo molto semplice ma di estrema grazia.
Il progetto ovviamente si è dovuto scontrare con l’esigenza di ridare velocemente un luogo di aggregazione culturale alla città e di farlo utilizzando spazi predefiniti.
Santiago Calatrava – Città delle arti e della scienza, Valencia.
Adagiato sul fiume Turia l’avveniristico progetto di Calatrava copre 35 ettari su 4 edifici separati di cui immediatamente raccoglie lo stupore dello spettatore l’Heisféric. Le sue linee rimandano a quelle di una pupilla che si apre lasciando intravedere un occhio al suo interno. Il “bulbo” viene anche utilizzato come enorme schermo per proiezioni.
Accanto c’è l’edificio del Museo delle scienze che allude nelle sue forme ad un grande animale preistorico, con spigolose protuberanze: qui vengono ospitate mostre ed esposizioni scientifiche. Il parco oceanico è uno degli acquari meglio forniti al mondo nei suoi 10 ettari di estensione. Infine il Palazzo delle arti accoglie spettacoli di musica, danza, opera.
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