Metà francese e metà italiana, l’attrice Chiara Mastroianni trascorre la maggior parte del tempo in Francia. Odia il traffico e il rumore e non potrebbe fare a meno del profumo. Qui si racconta in occasione dell’uscita del suo nuovo film diretto da Claire Denis.
Non è facile essere la figlia di Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni, due icone cinematografiche, la coppia dorata del cinema europeo nei primi anni Settanta, due sex symbol. Eppure Chiara Mastroianni è una donna serena e luminosa, madre di due figli, realizzata sia nella vita privata che sul lavoro. A breve uscirà il film “Les Salauds” diretto da Claire Denis, adesso ne sta girando altri due e da poco è la testimonial del profumo “L’Acquarossa”di Fendi. L’abbiamo incontrata in occasione del lancio della campagna pubblicitaria, ecco i suoi lati inediti.
Signora Mastroianni che ricordo ha dei suoi genitori?
A dire il vero i miei genitori li ho visti uniti più sullo schermo che nella vita reale. Si sono separati quando io avevo due anni (Chiara è nata nel 1972), così non li ho mai considerati una coppia. Non li ho mai visti baciarsi, eccetto che al cinema. Di mia madre ricordo che quando le dissi che volevo fare l’attrice si mise a urlare, voleva che facessi qualcosa di diverso, di “serio” come diceva lei, che andassi all’università, che diventassi antropologa. A distanza di tempo ho capito il perché di questa reazione: lei aveva lasciato la scuola presto ed era molto protettiva nei miei riguardi. Lei aveva avuto una carriera brillante come attrice, ma non tutte le attrici sono fortunate e temeva per il mio futuro.
E il rapporto con suo padre?
Lo vedevo solo durante le vacanze. Ricordo quando mi portava a Cinecittà. Gli piaceva portarmi dietro le scene, farmi vedere come si gira un film: le maestranze, la sala del montaggio, i costumi preziosi di scena. Per me bambina era un mondo talmente affascinante e irreale che mi sembrava di essere Alice nel paese delle meraviglie. Quando gli dissi che volevo fare l’attrice, al contrario di mia madre, ne fu molto contento, tanto che organizzò un party. Per lui era come se continuassi una tradizione di famiglia, come i figli di un ristoratore famoso.
Che tipo di infanzia ha avuto?
Quando sei bambina non ti rendi conto di essere figlia di due personaggi famosi. Io invidiavo gli altri bambini i cui genitori tornavano a casa dall’ufficio e ogni sera cenavano con loro. Soffrivo molto quando mia madre era via per lavoro, a quell’epoca non c’era Skype o il cellulare, così quando era lontano, per esempio a girare un film in Africa, dovevo accontentarmi di sentirla quando rientrava in albergo e magari svegliarmi nel cuore della notte per darle la buonanotte.
Vive tra l’Italia e la Francia, quale realtà preferisce?
In Italia vengo durante le vacanze, è il luogo dove mi rilasso e mi diverto insieme ai miei figli. La Francia, invece, è il paese dove sono nata, dove trascorro la maggior parte del mio tempo e mi scontro con i problemi della realtà quotidiana. A Parigi, come in tutte le altre città, siamo vittime del traffico, dell’inquinamento, del rumore.
Lei ha due figli: Milo, di sedici anni, e Anna, di nove, che rapporto ha con loro?
Essere genitori è un’esperienza bellissima, ma tutto passa troppo velocemente, a volte avrei voglia di fermare il tempo. Il rapporto con i miei figli è buono, cerco di trasmettergli il senso dell’autonomia, di avere il coraggio di dichiarare le proprie idee, di portare avanti un ideale in cui credono. E’ comunque difficile crescere dei figli, i ragazzi d’oggi hanno troppi impegni e troppe evasioni.
È il volto della nuova fragranza targata Fendi, cosa rappresenta per lei il profumo?
Sono molto contenta di lavorare con la maison Fendi, con la quale ho un legame profondo fin da bambina: Carla, ogni Natale, ci mandava un regalo. Quando mi hanno chiamato sono rimasta stupita, pensavo di non avere più l’età per fare la testimonial. Il profumo? L’adoro, non potrei uscire di casa senza. De L’Acquarossa mi piace il flacone massiccio e il suo jus, all’inizio intenso poi sempre più fresco e discreto.
La sua beauty routine?
E’ molto importante struccarsi per questo uso dei prodotti molto delicati come quelli di Avène o di Kanebo. Gli occhi li strucco il bifasico di Nars che toglie il make up in un solo colpo. Per il corpo uso l’Huile Prodigieuse di Nuxe, rende la pelle vellutata e morbida, ma in inverno sono un po’ pigra quindi preferisco ammorbidire la pelle usando dei Sali da bagno emollienti, come les Bains aux Plantes de Clarins. E i capelli? Mi affido totalmente a Christophe Robin, l’ho conosciuto da quando avevo 20 anni e non l’ho mai “tradito”. Uso fedelmente i suoi consigli: lavo i capelli con uno shampoo al limone e poi applico una maschera al fico di Barbaria e talvolta uno scrub purificante.
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Giornalista esperta di salute e benessere, vive e lavora a Milano