Che la manovra fosse dura era già nell’aria da settimane, che le lacrime si trasformassero in lacrime vere versate, durante la conferenza stampa in diretta tv, dal ministro Elsa Fornero, commossa appunto fino alle lacrime, è sicuramente una novità inimmaginabile.
Il governo, ha spiegato Monti, ha ricevuto l’incarico, da parte del presidente della Repubblica, di un severo impegno, quello di “far uscire l’Italia dalla crisi gravissima che rischia di mettere a repentaglio quanto costruito da quattro generazioni di italiani”. Ed evitare di far affondare l’Europa, così come ha anche ricordato recentemente la Merkel.
Perciò il governo ha messo a punto una serie di misure che vanno dalle pensioni, al taglio agli enti locali, con un pesante ridimensionamento delle Province, con l’obiettivo di tagliare i costi della politica. Lo stesso Monti ha dato il buon esempio, rinunciando al proprio stipendio.
Le misure della manovra da 30 miliardi sono tante, dal ritorno dell’Ici-Imu sulla prima casa, alla stangata su auto di lusso, yacht e aerei, di seguito la elenchiamo punto per punto.
Pensioni – Sarà esteso il contributivo pro rata. Le donne andranno in pensione di vecchiaia dal 2012 a 62 anni e nel 2018 a 66. L’età di 66 anni per la vecchiaia è prevista da subito anche per gli uomini. Gli autonomi andranno in pensione dal 2012 a 66 anni e sei mesi; le lavoratrici autonome a 63 anni e sei mesi. Sono abolite le quote per le uscite per la pensione di anzianità. Si uscirà solo con 41 anni e un mese per le donne e 42 anni e un mese di contributi per gli uomini. Addio alle pensioni di anzianità, sostituite con le “anticipate”.
La rivalutazione piena rispetto all’inflazione nel 2012 sarà prevista solo per le pensioni di importo doppio rispetto alla minima che è di 480 euro. Gli altri assegni saranno congelati. Per artigiani e commercianti i contributi aumentano di 0,3 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il livello del 22%. Saranno rideterminate le aliquote contributive pensionistiche nell’agricoltura. Per chi esce, poi, in pensione anticipata (quindi con almeno 42 anni e un mese di contributi se uomini) prima dei 63 anni di età dal 2012 avrà una penalizzazione sulla quota liquidata con il retributivo del 3% per ogni anno di anticipo. Per le pensioni più alte è previsto il contributo di solidarietà.
L’Ici-Imu – 4 per mille sulle prime case. Al 7 per mille sulle altre. Esenzione fino a 200 euro per le prime case.
Bollo auto – Per le auto oltre i 170 Kw si pagherà un sovrappiù di 20 euro a Kw.
Natanti – Si pagherà sul posto barca, anche per lo stazionamento di un solo giorno.
Aerei – l’aliquota varierà in funzione del peso.
Addizionali Irpef – Per le Regioni è previsto un aumento dell’aliquota addizionale Irpef dallo 0,9% all’1,23%.
Accise benzina – Le Regioni potranno finanziare il trasporto pubblico locale con una accisa sui carburanti di un centesimo al litro.
Una tantum sui capitali scudati – L’imposta è stabilita all’1,5%.
Iva – Dal prossimo settembre 2012 le aliquote Iva del 10 e del 21% aumenteranno di due punti.
Tracciabilità – Oltre i 1000 euro non sarà possibile pagare in contanti.
Conti correnti – Previste norme più efficaci per il controllo dei movimenti finanziari.
Bollo titoli – Nuovi interventi in materia di imposta di bollo su titoli, strumenti e prodotti finanziari.
Creazione dell’Ace (aiuto alla crescita economica), una misura che incentiva la capitalizzazione delle imprese. Un piccolo aiuto anche alle Pmi, con un nuovo credito per i loro fondi di garanzia. La possibilità di scontare dall’Ires la quota di Irap riferita al costo del lavoro. Rimesso in funzione l’Ice, rinnovato, ma con l’obiettivo di fare di più in campo internazionale per promuovere i prodotti made in Italy. Previsti anche interventi sul risparmio energetico. Inoltre, lo stato si farà garante sulle passività delle banche italiane.
Un piccola liberalizzazione riguarda i farmaci di fascia C che potranno essere venduti anche nelle parafarmacie. E per quanto riguarda le farmacie, queste ultime dovranno essere una ogni 4000 abitanti.
Annunciata anche un’apposita autorità per i trasporti pubblici
Regioni, Province vedranno la riduzione dei membri dei consigli e l’eliminazione delle giunte – e Comuni ‘pagheranno’ 5 miliardi di euro. Ridotti i costi della politica: niente doppio stipendio per ministri e sottosegretari.
Soppressi Inpdap e Enpals e le relative funzioni sono attribuite all’Inps. Infine, dalla Consob all’Antitrust è previsto un calo del numero dei componenti.