Si aggrava la situazione in Tunisia. La rivolta finora confinata in alcune cittadine di provincia da ieri è arrivata alla periferia della capitale, Tunisi. I residenti hanno ingaggiato scontri con la polizia e hanno preso d’assalto alcuni edifici nei sobborghi. È la prima volta che i disordini coinvolgono anche la capitale tunisina. I dimostranti hanno attaccato edifici nel quartiere operaio di Ettadhamoun, a 15 chilometri dal centro di Tunisi, saccheggiando negozi e dando fuoco ad una banca. La polizia è intervenuta, sostenuta anche da reparti dell’esercito, inseguendo la popolazioni con i manganelli. Secondo le testimonianze ci sarebbero morti e feriti.
Sotto attacco anche la stampa. Reporters sans frontières sul suo sito parla di diversi arresti di giornalisti. La notizia sarebbe confermata anche da al-Jazeera che racconta che la sede del sindacato dei giornalisti tunisini sia stata circondata dalla polizia per impedire loro di scendere in strada a manifestare contro il governo.
Preoccupati gli USA per l’eccessivo uso della forza da parte del governo di Ben Ali. «Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per le informazioni relative ad un uso eccessivo della forza da parte del governo tunisino», ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Mark Toner.
Vedi anche: Tunisia e Algeria due polveriere pronte ad esplodere
12 gennaio 2011
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Io penso che la situazione si sia aggravata in quanto è effettivamente critica… insomma la violenza va indubbiamente criticata, però bisognerebbe anche cercare di trovare una soluzione!!!