L’alcolismo tra le donne sta diventando una piaga sociale. Anche tra le mamme. Oltre a causare aborti, l’abuso di alcol in gravidanza provoca la fetopatia alcolica ed espone i neonati a malformazioni e ritardi mentali.
Sono tanti i piccoli segnali della crisi economica e sociale che attraversa il Paese. Forse anche l’aumento dell’alcolismo tra le donne rientra fra questi. In una delle regioni più colpite dalla crisi economica, la Sardegna, si registrano ogni anno 65 bambini colpiti da malformazioni e ritardi mentali. Sono vittime di quella che si chiama fetopatia alcolica. Durante la gravidanza, nelle donne che bevono, l’etanolo attraversa la placenta e arriva al feto, che non ha ancora gli enzimi capaci di metabolizzare l’alcol. Il risultato è estremamente dannoso: sia sui tessuti in via di formazione, che subiranno malformazioni, sia sui processi di sviluppo intellettivo, che porteranno a forme di ritardo mentale. Ma non solo: l’alcol in gravidanza porta anche a ad aborti spontanei. Sempre prendendo come riferimento la regione Sardegna, in un solo anno sono oltre 600 gli aborti causati dall’abuso di sostanze alcoliche. E, secondo alcune proiezioni non confermate, in Italia sarebbero 28mila all’anno gli aborti spontanei legati all’alcol. Il fenomeno è diffuso soprattutto tra le donne più giovani, casalinghe e quelle nella fascia tra i 30 e i 35 anni. La crisi economica non è l’unica causa – prevale la frustrazione personale – ma è molto probabile che sia un’aggravante di una situazione che si delinea ormai come una vera e propria piaga sociale.
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