Proteste contro Conte, dalle regioni ai social alle persone

Proteste coronavirus contro la fase 2 proposta dal governo. Dalle regioni ai social alle persone, le proteste contro Conte in Italia da nord a sud.

Proteste contro Conte, polemiche e rabbia e ironia sui social. Così molti italiani hanno risposto alla fase 2 presentata dal governo in diretta Tv. I primi naturalmente  sono stati i social dove  gli hasthag Fase2 e Conte dimettiti , oltre a  Conte bugiardo, hanno raccolto valange di commenti. A seguire oggi i governatori di alcune regioni hanno iniziato a prendere le distanze e a emanaree ordinanze che lasciano liberi i cittadini di circolare all’interno della regione prima del 4 maggio.

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La prima contestazione però è arrivata dalla CEI. Il divieto alle messe non è piaciuto alla Conferenza Episcopale Italiana, che ha subito inviato una lettera al governo.

Ecco cosa sta succedendo in Italia sulla fase 2 dopo il Dpcm.

Proteste contro Conte, Toti regione Liguria

Ai microfoni di Sky News il governatore totti conferma che non si può “sospendere le libertà costituzionali di tante persone oramai chiuse in casa da marzo. Ecco cosa ha detto esattamente Giovanni Toti

Zaia Veneto

Luca Zaia

Per il governatore della regione Veneto il lookdown è finito. Con una nuova ordinanza Luca Zaia ha dato ai suoi cittadini la possibilità di muoversi all’interno della regione e di andare nelle seconde case. Ovviamente nel rispetto delle regole, ovvero distanziamento sociale e mascherine. In questo articolo comunque potete sentire l’intervento di Zaia.

Vedi anche: Cosa prevede il nuovo decreto

Fontana Lombardia

Anche la Lombardia seppur con atteggiamenti più concilianti esprime dubbi sul Dpcm di Conte. In particolare la regione si sta attivando per riaprire le chiese in tutta sicurezza. La Lombardia, in una nota ufficiale ha spiegato che, “è al lavoro con Prefettura, Comune e Arcidiocesi di Milano per sostenere la possibilità di riaprire le chiese per le celebrazioni religiose in una cornice di massima sicurezza

Quindi anche la Lombardia prende le distanze dal governo nonostante sia la regione italiana con il numero più alto di contagi e vittime.

A questo vanno ad aggiungersi anche le proteste dei parrucchieri costretti restare chiusi fino a giugno. Le prime contestanzioni oltre i social sono arrivate anche quelle dimostrative con i parrucchieri incatenati che hanno protestato davanti ai negozi.

Non sono da meno tutte le critiche pervenute sul caso del termine “Congiunti” chiarito successivamente dal ministro dei trasporti, cosa incomprensibile per la verità a molti.

Vedi anche: Cosa significa congiunti I fidanzati possono vedersi dal 4 maggio

In sistesi le misure draconiane mantenute nel Dpcm hanno sollevato molte proteste contro Conte, e questo per molti è solo l’inizio.

Vedi anche:  4 maggio lista attività consentite

 

 

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