Politica italiana nel caos

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Tra pochi giorni inizieranno le votazioni per il prossimo presidente della Repubblica e mai come adesso, la politica si è trovata in una fase di stallo totale.

Nessun governo si profila all’orizzonte con le posizioni dei tre grandi blocchi politici, più o meno paritari, ancorati rigidamente alle loro posizioni. In realtà, l’unico dei tre che spinge per fare un governo rapidamente è Berlusconi, disposto al governissimo e a votare anche un nome Pd al Quirinale, purché ottenga la garanzia dell’immunità. A questo proposito, facendosi sempre più forte l’ipotesi che possa essere una donna a rivestire il ruolo di presidente, gira dall’altro
ieri una battuta attribuita a Ignazio La Russa che ha detto che in questo caso la preferita da Berlusconi sia una che fa Salva di nome e Condotto di cognome.

Nel Pd invece, la situazione è al calor bianco, Bersani sembra essere accerchiato dai maggiorenti del partito che a uno a uno, lo stanno mollando. La sua posizione ferma nel non voler fare un accordo col Pdl per paura che il partito possa perdere una buona percentuale di votanti, sembra non essere condivisa dai Franceschini, Letta, D’Alema, Bindi, Fioroni e altri ancora. Inoltre, Renzi che ieri ha incontrato il “nemico” D’Alema, non gli risparmia le critiche quotidiane, perchè secondo il sindaco di Firenze, è ora di ritornare a votare. Renzi in questo caso potrebbe vincere a mani basse le elezioni, visto che tutti i sondaggi lo danno in testa.
Oggi, comunque, D’Alema e Bersani si incontreranno e, con tutta probabilità, il leader Maximo, darà al segretario qualche “suggerimento” sul da farsi.
Il M5S, è sempre più chiuso su stesso e nelle sue procedure. Ieri è stato il giorno delle votazioni per la scelta del nome per il Quirinale mentre la “simpatica” portavoce alla Camera Lombardi, invitava, con dichiarazione alla stampa, Napolitano a fare il nonno. La Votazione, naturalmente sul web, è stata riservata solo agli iscritti al 31 dicembre 2012, qualche decina di migliaia, esclusi tutti gli altri. In sostanza, poche decine di migliaia di persone decideranno dei nomi che poi imporranno, contrariamente ai principi di trasparenza tanto sbandierati, agli 8 milioni e passa di elettori del Movimento. Il risultato delle votazioni si conoscerà lunedì, ma sembra che in pole position, oltre a Gino Strada e Milena Gabanelli, ci sia anche un nome della vecchia politica: Romano Prodi.
Quest’ultimo sarebbe anche in testa tra gli scommettitori: la Stanleybet lo piazza in testa in posizione solitaria a 1.70.
Intanto oggi, i saggi, consegneranno a Napolitano le conclusioni dei loro lavori. Speriamo bene.

Ben tornato!