Elezioni Presidente della Repubblica: il primo scrutinio è stato un grande gioco in cui 100 preferenze sono state date “per scherzo”: tra i votati Sabrina Ferilli, Ezio Greggio, Giancarlo Magalli, i marò.
Le elezioni del Presidente della Repubblica sono incominciate, anche se con quasi assoluta certezza fino a sabato, cioè fino al termine delle prime tre votazioni in cui si richiede un quorum dei 2/3, non vedremo alcun nuovo inquilino al Colle.
Il Pd ha indicato il nome di Sergio Mattarella che però non ha trovato buona accoglienza dalle parti del centro-destra: sabato mattina vedremo se il partito di Renzi riuscirà comunque ad eleggere il suo candidato.
Vedi anche: Elezioni Presidente della Repubblica, a che punto siamo?
Intanto però ieri c’è stata la prima votazione e molti grandi elettori hanno fatto i simpatici, anche se si tratterebbe della votazione, per quanto ininfluente, della prima carica delle istituzioni della Repubblica Italiana.
Voti ad Ezio Greggio, Sabrina Ferilli e… Maurizio Giletti
I principali partiti hanno dato indicazione di votare al primo scrutinio scheda bianca (e faranno lo stesso al secondo e terzo). Ma numerosi grandi elettori si sono voluti divertire, un po’ in stile terza media, e hanno scritto sulle schede anche i nomi di Ezio Greggio (2 voti), Sabrina Ferilli (1 voto), Maurizio Giletti (1 voto, forse era da intendersi Massimo Giletti?), Claudio Sabelli Fioretti (ben 11 voti, ha sempre un nutrito gruppo di estimatori in Parlamento), Giancarlo Magalli (1 voto), Giuliano Ferrara (1 voto), Paolo Mieli (3 voti).
L’anti-premio per il voto più “creativo” va a chi ha dato la preferenza a Luca Mangoni, architetto milanese, celebre per le sue comparsate accanto al gruppo degli Elio e le Storie Tese.
Qualche nome inventato
Spiccano inoltre una serie di nomi di invenzione o di cui non si è riuscito a trovare riferimenti certi. 2 voti a D. Baldini d’Amato, 1 a un non meglio specificato “Mizzi”, 1 a Bruno Gabbi, 1 a Renato Cappelli, 1 a Fabio Buzzi.
Proseguendo troviamo sempre con una preferenza: Antonio Privitera, Dario Petrella. Andando nelle nulle sono stati chiamati un tale Gatta, un tale Rega, un non meglio specificato Orazio (con cognome illeggibile). Continuiamo con Martorano Bruno, Eleuterio Arcese, Lorenzo Bottoni, Nicola Nacerono, Marianetti Filippo (forse si intendeva il poeta Marinetti?), Felice Ventura, Guido Fiorini, Riviglio Pasquale, un non meglio specificato Polinelli R.
E finiamo “in bellezza” con Giovanni Gerardo Francesco Pecora.
Voti anche ai marò.
Dando un occhio tra le nulle troviamo inoltre altre chicche: un voto a “Ro-do-tà ”, scritto proprio così, con i trattini in mezzo a separare.
E uno dato a: “I nostri marò”.
Il conteggio finale di chi ha  “votato per scherzo” parla di 100 schede. Non male. Ovviamente siamo amaramente ironici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Vedi anche: Presidente della Repubblica chi vince