Tante riconferme, numerose new entry, illustri esclusi e partiti che non conoscete. La guida ai candidati delle elezioni politiche 2018.
Le elezioni 2018 sono ormai alle porte: da poco le liste dei candidati sono state chiuse e si può avere un quadro di chi potremo trovarci a votare al seggio elettorale.
Elezioni 2018: candidati suddivisi tra uninominale e proporzionale
Il 29 gennaio è stata la data in cui si sono ufficialmente chiuse le candidature per le elezioni politiche 2018. Da quel momento dunque possiamo conoscere i probabili eletti, gli esclusi più o meno eccellenti, le riconferme e le new entry.
Prima di tutto una piccola delucidazione sulle elezioni: si voterà con un misto di uninominale (scontro secco tra candidati di diversi partiti) e proporzionale (voto alle liste che premierà i più alti in elenco).
Per la Camera ci saranno 232 collegi uninominali (qui vince chi prende un voto in più degli altri nel collegio). Gli altri 386 seggi saranno assegnati con il proporzionale. Per il Senato i collegi uninominali saranno 102, mentre gli eletti con il proporzionale 207. A questi si aggiungeranno 12 + 6 eletti all’estero. Riassumendo 1/3 di eletti uninominali e 2/3 col proporzionale.
Vedi anche: Elezioni 2018, chi vincerà?
Elezioni 2018: chi sono i candidati dei 5 stelle?
Un misto di big del partito, riconferme e nuove facce. Naturalmente il candidato premier sarà Luigi Di Maio. Tra i big riconfermati in lista: Crimi, Ruocco, Fico, Toninelli, Sibilia, Taverna.
Ad essi si aggiungono il volto tv Emilio Carelli, il giornalista Gianluigi Paragone, il campitano De Falco (reso celebre dal “vada a bordo c…” rivolto al comandante della Concordia Schettino), l’ex nuotatore medagliato Fioravanti, il presidente dell’associazione consumatori Adusbef Elio Lanutti
Elezioni politiche 2018: liste del centrodestra
Naturalmente tutti i leader: Salvini, Meloni. Berlusconi non è ancora candidabile, mentre per Forza Italia ci saranno i giornalisti Mulè e Cangini, il presidente della Lazio Lotito, l’ad del Milan Adriano Galliani e l’ex tronista Ylenia Citino, Paolo Zangrillo fratello del medico di Berlusconi, la paraolimpica Giusy Versace.
La Lega ha rispolverato a Varese Umberto Bossi e vedrà nelle sue fila anche l’avvocato Giulia Bongiorno e l’economista Bagnai.
Vittorio Sgarbi sfiderà Luigi Di Maio ad Acerra. Confermati nelle liste di Forza Italia anche l’avvocato Niccolò Ghedini, i big Paolo Romani, Renato Brunetta, Mara Carfagna, Daniela Santanché.
Vedi anche: Quanti sono i partiti in Italia e chi sono.
Elezioni 2018: liste del Pd e alleati
Naturalmente saranno presente il leader Matteo Renzi (candidato a Firenze, in Umbria e Campania), il premier Gentiloni (candidato a Roma) gli ex ministri Padoan (a Siena) e Lotti (Empoli), Orlando, Madia, Martina, Del Rio, Franceschini.
Maria Elena Boschi sarà nell’uninominale a Bolzano, collegio sicuro vista l’alleanza del Pd con la Svp. Con il Pd saranno in lista anche gli alleati di +Europa, Bonino a Roma e Della Vedova a Prato. Altri collegi “sicuri” saranno destinati ad alleati di centro come Beatrice Lorenzin (che sarà inserita a Modena) e Pierferdinando Casini (a Bologna).
Tra le new entry del partito ci saranno il giornalista Tommaso Cerno, Lucia Anibali, l’imprenditore nonché ex tronista di Uomini e donne Mattia Mor e la giornalista Francesca Barra.
Gli altri
Grasso, Boldrini, D’Alema, Bersani, Errani, Cofferati per Liberi e Uguali; Di Stefano per Casa Pound a Roma; Adinolfi contro Bonino per la lista no-aborto Il popolo della famiglia; Marco Rizzo del Partito Comunista in Veneto.
Dubbi sulla presenza del movimento animalista di Michela Brambilla, alleata del centrodestra, che avrebbe avuto problemi sulla presentazione delle liste.
Gli esclusi famosi
Lunga la lista dei non ricandidati (per volontà loro o dei loro partiti): Manconi, Cuperlo, Crocetta, Latorre, Realacci per il Pd; Martino e Antonio Razzi per Forza Italia; Di Battista per i Cinque Stelle; Roberto Maroni per la Lega; Antonio Bassolino per Liberi e Uguali. Non hanno trovato posto nemmeno Antonio Di Pietro, Giulio Tremonti, Gianfranco Rotondi.
Vedi anche: Elezioni 2018. Le 7 promesse impossibili dei partiti italiani