Roberto Calderoli vicepresidente leghista del Senato ha offeso pesantemente il ministro dell’integrazione Cecile Kyenge durante un comizio nel bergamasco.
“Quando vedo la Kyenge non posso non pensare ad un orango, anche se non sto dicendo che lo sia.” Questa la frase che ha scatenato un putiferio e che secondo Calderoli sarebbe una battuta. La ministra Kyenge è stata in precedenza oggetto di attacco da parte di una consigliera leghista che su Facebook aveva avuto il pessimo gusto di scrivere “Perchè nessuno la stupra?“, che sia pertanto poco gradita agli ambienti della Lega Nord è cosa nota.
La “battuta” di Calderoli se così si vuol definire è stata oggetto di polemica da parte del presidente Letta e dei due presidenti della Camera e Senato Boldrini e Grasso, ma basteranno le scuse? Nessuno dovrebbe essere oggetto di razzismo e dopo la sconosciuta consigliera leghista che è balzata agli onori della cronaca per il suo post su Facebook che è meglio non commentare, la frase del vicepresidente del Senato Calderoli non è di certo da meno.
In modo molto signorile la ministra Kyenge ha così commentato l’accaduto con l’agenzia Ansa: ” Non prendo queste parole di Calderoli come un’offesa alla mia persona, mi rattrista solo per l’immagine dell’Italia.Ha detto Cecile Kyenge- “Per quanto riguarda Calderoli dovrebbe chiarire se vuole continuare la sua battaglia politica con le offese” Una risposta chiara, e se vogliamo da signora ad un politico che qualunque carica abbia non è tenuto ad offendere nessun essere umano
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