Perdita di fiducia in se stessi, depressione, la disoccupazione è una sfida personale ma può anche distruggere una coppia, e a volte la rottura è inevitabile. Cosa fare? Aiutarlo senza sostituirvi a lui, ecco come.
Secondo un sondaggio effettuato da “It’s Just Lunch”, un sito di incontri dedicato ai professionisti, circa il 75% delle donne non trovano attraente un uomo disoccupato e senza un impiego. Ci troviamo, per via di congiunture culturali ed economiche, nell’epoca degli stage, del precariato e della disoccupazione. Quali sono le conseguenze di questa situazione sull’amore e sulla vita di coppia? Come evitare di rendere instabili le relazioni per colpa del lavoro?
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Crisi di coppia e disoccupazione
I coniugi Allan e Barbara Pease hanno scritto numerosi libri sulla psicologia relazionale dell’uomo e della donna. Secondo le loro prospettive gli uomini misurano il proprio successo attraverso i risultati e i traguardi conseguiti. Le nostre antenate si erano assicurate il ruolo di chi si prende cura e ama gli uomini perché avevano bisogno della sicurezza di maschi forti, integri, che offrono cibo, protezione e mezzi di sussistenza.
L’ampiezza di risorse nell’uomo attrae, ma il criterio non si restringe semplicemente al denaro o ai possedimenti terrieri: ad esempio un uomo intraprendente, che sa stringere relazioni, ben voluto e accettato, che sa quel che vuole, ha progetti e si impegna per raggiungerli risulta sicuramente attraente perché sarà in grado di mantenere in piedi una possibile relazione, saprà “proteggere” le persone che ama con la sua sicurezza e serenità, tenendo testa a eventuali difficoltà.
Ma cosa accade se la relazione va male perché manca il lavoro? La perdita del lavoro è una contingenza da mettere in conto e che l’uomo riesce affrontare in modi diversi. Cosa diversa è quando passa troppo tempo prima che lui si dia da fare. Le ragioni per cui un uomo si trova nella condizione di non lavorare sono molteplici. La sua vacanza dall’impiego può essere legata alla disoccupazione o a delle idee un po’ confuse.
In una condizione del genere l’equilibrio della coppia è messo a rischio. Quando restare a casa non è una scelta voluta, è possibile che il vostro uomo subisca un contraccolpo: alle normali delusioni e frustrazioni che accompagnano un licenziamento o la disoccupazione, seguono quelle sociali e di coppia.
La disoccupazione pesa sull’amore e sulla vita di coppia. Da parte degli uomini, il modo di reagire alla perdita di lavoro e allo stato di disoccupazione può essere distruttivo per l’inizio di qualsiasi tipo di relazione. Alcune persone cercano di continuo cause esterne nel tentativo di dare una colpa a fenomeni che non si possono controllare: la cultura mafiosa, lo stato, gli amici doppiogiochisti, i concorsi truccati e via discorrendo.
Come aiutare il vostro uomo
Se state vivendo questa situazione relazionarvi al vostro uomo non sarà semplice. Innanzitutto dategli il tempo per metabolizzare una situazione lavorativa poco piacevole. La vostra unione è tanto solida quanto la capacità che lui ha di rialzarsi e camminare con le sue gambe.
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E’ giusto comprendere il suo livello di frustrazione e infelicità in modo tale da renderlo forte e indipendente. Se vi chiede una piccola mano non vi tirate indietro, aiutatelo senza sostituirvi a lui. Se sentite di non farcela non fatevi problemi e dividete questo momento di emergenza con persone care e comprensive o ricorrete all’aiuto di uno psicoterapeuta.
Può capitare però che la mancanza di lavoro sia per voi fonte di fastidio, incertezza, o perfino di negazione. In questo caso è bene riflettere: siete dispiaciute per l’accaduto o per la sua incapacità generale di camminare con le sue gambe? Se il vostro uomo cerca solo di starvi accanto ed essere consolato e la cosa non vi sta bene, è bene chiarire subito la situazione.
Provare a stimolarlo facendogli riguadagnare la sua dimensione, soprattutto facendogli capire l’importanza del suo impegnarsi in un lavoro o in un obiettivo. Amare un uomo per il suo status sociale o per il suo stipendio è una sorta di inganno del modo di stare insieme.
Un licenziamento improvviso può inizialmente destabilizzarlo ma se col tempo notate che lui non fa nulla per cambiare la situazione o ridefinire i suoi obiettivi allora c’è qualcosa che non va a un livello più profondo. Perciò più che concentrarvi sul suo fallimento lavorativo, pensate se è sufficientemente indipendente o integro sul piano caratteriale. Prima di rivolgervi a un professionista o scappare a gambe levate, alcuni consigli:
- – Spingetelo all’indipendenza e a cavarsela da solo
- – Se ha bisogno di aiuto non vi tirate indietro
- – Accompagnatelo nella sua dimensione fatta di traguardi: riparazione dell’auto, impegno per un progetto, partita di calcio, sport, pesca o altre passioni
- – Amate sinceramente tutti i suoi sforzi per arrivare a migliorarsi e a cercare lavoro
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