Una coppia che convive da 10 anni ci dà 10 validi motivi per non sposarsi: 5 secondo lui e 5 secondo lei.
10 motivi per non sposarsi, 5 secondo lui. 5 secondo lei elencati da una coppia che convive da circa 10 anni.
Lui: i 5 motivi per non sposarsi
- Avete un letto tutto per voi e non dovete sopportare alcun genere di tormenti termici: piedi congelati, mani ibernate, arti a temperatura sottozero. Non dovrete nemmeno sopportare la tipica posizione femminile “a uomo di Leonardo”. Scientificamente provato che dalla prima notte capirete che il letto non è questione di equa con-divisione ma la vostra lei ne prenderà integralmente possesso, costringendovi a schiacciarvi su voi stessi o a optare per il buon vecchio divano.
- Dite addio al bagno. Per un maschio che si butta nella doccia, si lava, si asciuga, e se è pelato non deve nemmeno andare di asciugacapelli, le tempistiche di utilizzo del bagno di una donna sono misteriose quanto gli oracoli della pizia di Delfi. Ci sono momenti in cui quella zona della casa passerà in esclusivo utilizzo a lei: al mattino prima del lavoro, alla sera prima di uscire, alla sera prima di dormire. Aggiungete le tempistiche extra-dilatate per i bisogni corporei: perché non fate finta di ignorarlo, tutte le donne sono stitiche. Sì, tutte.
- Siete all’unica ora di tennis della settimana, sottratta a figli, lavoro, famiglia, parenti che ovviamente non sanno fare nulla senza il vostro intervento, vicini di casa che chiedono di scrostare la ruggine del cancello condominiale a pasquetta. Siete già con la divisa bianca, racchetta in mano, scarpe con doppio nodo e squilla il telefono. Il diavoletto cattivo dice: fai finta di non sentire. Quello buono vi costringe a rispondere. Ed è la classica crisi automobilistica: “Come ci arrivo a Lampugnano (famoso parcheggio di interscambio di Milano N.d.R.)?”. “Sempre dritto, resta sulla seconda corsia, non cambi mai e arrivi”. “Sono sulla Tangenziale Est”. “E come ci sei finita sulla Tangenziale Est? Che devi fare ora? Esci, rientra dalla parte opposta e prendi l’uscita giusta”. “Qual è la parte opposta?”. “Quella da cui sei arrivata. Come non sai da dove sei arrivata? Ma ora dove sei? Nel parcheggio di un Mc Donald’s? Ma in che paese? Vabbè, arrivo”.
- Già solo tutto quello che c’è da fare per un matrimonio: ristorante, inviti, partecipazioni, bomboniere, viaggio di nozze, fotografo, vestiti, fiori, chiesa, disposizione tavoli vi dovrebbe trattenere dall’insana idea. Poi aggiungete tutto quello che c’è da fare per la casa. E no, l’Ikea non ti fa fare tutto a 1000 Euro perché la regola sarà sempre il prevalere di “Guarda com’è carino quello” rispetto a “Guarda quanto costa quello”.
- Da sposati si decide in due: tradotto, deciderà sempre lei. Parmigiano o grana? Pizza o kebab? Cinema o passeggiata nel bosco? Mare o montagna? Nessun figlio o 5 figli? Sagra dell’asparago o mostra delle avanguardie russe? Ecco, qualsiasi alternativa state scegliendo nella vostra testa in questo momento sappiate che dovrete fare l’altra.
Lei: i 5 motivi per non sposarsi
- Se sposi lui, sposi la sua famiglia. In caso di cerimonie non appassionanti (cresima del bis-bis-cugino), bisticci, questioni sull’eredità, incombenze sgradevoli puoi sempre giocarti la carta-fidanzata: non sei davvero parte del clan, con pari diritti e doveri, finché l’unione non è benedetta almeno dal messo comunale.
- Se il tuo partner si configura come illegittimo concubino che va e viene da casa conserverà quell’aura proibita di amante, selezionato fra tutti i maschi disponibili per le sue doti, che necessita di attenzioni perché non scappi in un altro letto. Il marito deve esercitarlo per contratto, il dovere (appunto) coniugale. Che barba, che noia, uuh guarda com’è carino il nuovo postino! Nota: vale anche l’inverso, perciò la ragione si fa doppiamente buona.
- Finché non lo sposi, i tuoi libri e i tuoi dischi sono moralmente e fisicamente in uno scaffale separato dal suo. Con le nozze, i doppioni si vendono per pagare il buffet, e se poi si litiga chi se li prende i Pink Floyd?
- Se regali dei calzini caldi per l’inverno al tuo compagno, sei una fidanzata romantica. Se li compri per tuo marito, praticamente sei sua madre. In nessuno dei due casi se li comprerà da solo.
- Il massimo del gusto è convivere more uxorio. Se lo sposi, perdi il gusto di mettere in difficoltà i parenti over 50 e tutti i conoscenti un po’ all’antica, che si troveranno costretti a cercare delle perifrasi a loro non familiari per definire il tuo uomo. Adoro i puntini di sospensione che infilano, a bocca storta, nella domanda: “Come sta il tuo… [bocca storta] compagno/fidanzato/boyfriend/[nome del suddetto, generalmente errato]”. Mia madre, dopo aver arrancato per anni per trovare la formula corretta, tuttora si riferisce (ormai bonariamente) a lui con “il tuo facente le veci di marito”
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