Il nuovo SearchGPT è un motore di ricerca più umano. Come funziona, perché è diverso, quando esce e perché può cambiare l’editoria online.
OpenAI ha ufficialmente lanciato il prototipo di SearchGPT lo scorso 25 luglio , aprendo le porte a un nuovo modo di cercare le informazioni online.
Anche se al momento il nuovo motore è accessibile solo a un numero limitato di utenti, c’è grande attesa per il suo lancio previsto nei prossimi mesi. SearchGPT è stato progettato per unire le capacità avanzate dell’intelligenza artificiale di ChatGPT con informazioni sempre aggiornate dal web, offrendo risposte rapide, pertinenti e ricche di contenuto. Nel video che segue, vediamo come funziona, e poi scopriamo cosa lo rende unico e cosa ci ha colpito di più.
Contenuti utili: realtà o illusione?
Da tempo nel web vince solo chi ha più soldi, e il concetto di “contenuto utile” è una mera invenzione. L’ossessione per la SEO ha portato molti siti ed editori online a creare articoli ottimizzati più per i motori di ricerca che per gli utenti.
Tutto questo ha reso difficile distinguere le informazioni di qualità da quelle riempitive o ripetitive, generando una saturazione di contenuti che, pur proclamandosi “utili”, raramente lo sono davvero.
La sfida per gli editori: dalla quantità alla qualità
Il nuovo SearchGPT potrebbe davvero segnare un punto di svolta nel panorama dell’editoria, incoraggiando giornalisti e creator a puntare finalmente sulla qualità piuttosto che sulla quantità.
A differenza dei tradizionali motori di ricerca, che spesso ci presentano un elenco di siti web, il sistema di OpenAI punta a offrire un’esperienza di ricerca più profonda e personalizzata. Immaginiamo di cercare consigli sulla salute: invece di navigare tra mille risultati, troveremo subito le informazioni più pertinenti e affidabili, senza perderci in un labirinto di link.
Tutto questo potrebbe finalmente cambiare la mentalità di molti, spingendoci a creare contenuti capaci di rispondere alle esigenze degli utenti, invece di concentrarci unicamente sul raggiungere le prime posizioni nei motori di ricerca o su finire su Discover con articoli acchiappaclick composti da un titolo e due righe, o peggio ancora, copiati integralmente da una fonte senza nemmeno citarla.
SearchGPT: é sicuro per i minori?
Un altro elemento che rende il prodotto di OpenAI più etico e umano è l’attenzione alla sicurezza dei minori. Grazie ai suoi avanzati filtri di sicurezza e meccanismi di moderazione, SearchGPT dovrebbe essere in grado di riconoscere quando l’utente è un bambino o quando la richiesta coinvolge argomenti sensibili, adattando di conseguenza le sue risposte.
Google e l’Impatto dell’AI sulle ricerche online
Secondo TechRepublic, da quando l’AI di ChatGPT ha iniziato a guadagnare popolarità, Google, che attualmente detiene l’81,95% delle ricerche online, ha visto vacillare la sua posizione dominante. Il colosso fondato da Larry Page sta sentendo la pressione dell’arrivo di SearchGPT e della crescente popolarità di altri motori di ricerca, come l’eterno rivale Bing.
È evidente che l’arrivo di SearchGPT rappresenta una sfida ulteriore per Google, costringendolo a rivedere le sue strategie per mantenere il suo ruolo di leader.
Dal mio punto di vista, il prodotto di punta di Google rimane indubbiamente YouTube. La piattaforma di video streaming, accessibile anche su Smart TV, ha superato Netflix negli Stati Uniti la scorsa estate, secondo i dati Nielsen, e continua la sua crescita inarrestabile, affermandosi come il presente e il futuro dell’intrattenimento online.
In poche parole…
Tra alti e bassi, l’intelligenza artificiale è stata al centro delle discussioni per decenni. Oggi, con strumenti come il nuovo SearchGPT, potrebbe cambiare il modo in cui cerchiamo informazioni online. La speranza è che questa evoluzione ponga finalmente la qualità dei contenuti al centro dell’esperienza utente, superando l’attuale diluvio di informazioni superficiali e la dipendenza dalle continue modifiche degli algoritmi di ricerca.