OpenAI entra nel mondo dei beni di consumo con un dispositivo AI-native progettato da Jony Ive. Nessuno schermo, solo interazione diretta con l’intelligenza artificiale.
OpenAI non si accontenta più di vivere dentro lo schermo. Dopo aver rivoluzionato il web con ChatGPT, ora punta a cambiare anche gli oggetti fisici che usiamo ogni giorno. E lo fa partendo da un’idea radicale: un dispositivo AI-native, personale, progettato per dialogare con te.
Chi è Jony Ive, il designer dietro il progetto
A disegnarlo è Jony Ive, il designer che ha creato l’iPhone, l’iMac e l’iPod: oggetti che hanno definito un’epoca e ridisegnato il nostro rapporto con la tecnologia. Per oltre vent’anni è stato il designer di fiducia di Steve Jobs, il suo alleato più stretto nelle scelte estetiche e funzionali che hanno rivoluzionato la tecnologia di consumo. Jobs lo definiva “il suo gemello spirituale nel design”. Ora, con il suo studio indipendente, Ive lavora fianco a fianco con OpenAI per costruire una nuova interfaccia intelligente, senza schermo e senza tastiera. Un dispositivo pensato non per essere toccato, ma per essere capito.
La notizia ha fatto il giro delle più importanti testate globali, dal New York Times al Financial Times. Non è solo una collaborazione, ma l’ingresso ufficiale di OpenAI nel mondo dei beni di consumo. L’azienda che ha dato vita a ChatGPT — oggi usata da centinaia di milioni di persone — si prepara a portare quell’intelligenza fuori dallo smartphone e dentro un dispositivo reale, progettato da zero.
Cosa sarà il dispositivo AI-native di OpenAI
Il team tecnico della startup “io”, fondata da Ive nel 2024, è composto da ex dirigenti Apple e designer di prodotto. Con l’acquisizione da parte di OpenAI — un’operazione da oltre 6 miliardi di dollari — questo gruppo si unirà all’azienda di Sam Altman per dare vita a un dispositivo senza schermo, compatto, interattivo e basato esclusivamente sulla voce e sull’intelligenza contestuale.
Il nuovo device non avrà app da aprire né icone da toccare: sarà un assistente personale fisico, sempre acceso, che ascolta, comprende e risponde. ChatGPT non sarà un servizio, ma il cuore stesso dell’interazione.
Compatibile con Apple, ma autonomo
L’obiettivo dichiarato non è sostituire lo smartphone, ma affiancarlo — almeno all’inizio. Altman ha dichiarato che il nuovo prodotto sarà compatibile con l’ecosistema Apple, ma al tempo stesso rappresenta un cambio di rotta profondo: una tecnologia personale che non si guarda, ma si vive. Un salto simile a quello che fu l’arrivo del primo iPhone, ma con una grammatica completamente diversa.
E qui nasce la domanda naturale: in cosa sarebbe diverso da Siri o dall’iPhone con intelligenza artificiale integrata? La differenza è radicale: questo non è un telefono. Non serve per telefonare, navigare o fare foto. È stato progettato per una sola funzione: interagire con te in modo intelligente e naturale.
A differenza di Siri, che esegue comandi o risponde a domande semplici, ChatGPT è un sistema conversazionale avanzato: ragiona, si adatta, apprende dal contesto. Il dispositivo di OpenAI sarà costruito per:
- ascoltarti attivamente (se attivato),
- capire cosa vuoi, anche se non usi la frase “giusta”,
- dialogare, non solo rispondere.
Non è un’app. Non è un’estensione del telefono. È un’interfaccia completamente nuova. Un modo diverso di interagire con la tecnologia: più umano, meno meccanico. In tasca, ma senza schermo. Sempre connesso, ma solo a te.
Quando arriva e perché cambierà tutto
Il primo prototipo è atteso per il 2026, ma il progetto è già sotto i riflettori. Perché non si tratta solo di hardware. È una nuova idea di interazione. Un cambio di paradigma che potrebbe segnare l’inizio della transizione da dispositivi touch a dispositivi conversazionali, dove la voce e il contesto contano più della forma.
Il nome del dispositivo non è ancora stato rivelato. Internamente viene indicato come “il prodotto AI” di OpenAI, ma rappresenta il primo passo verso una nuova categoria di tecnologie personali: non un telefono, non un assistente virtuale, ma un compagno intelligente tascabile
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