Come un anno fa, Francesca Schiavone e’ in finale al Roland Garros e sabato avrà l’occasione per centrare uno storico bis. Francesca quest’anno ha alternato momenti di grande tennis a momenti di buio che hanno rischiato di compromettere il suo percorso verso la finale. Ieri contro la beniamina di casa Marion Bartoli e’ stata implacabile. Appena qualche sbavatura, poi la solita grinta e quei colpi che ormai l’hanno proiettata tra le migliori tenniste del circuito. Davvero senza storia la semifinale dove, nonostante il pubblico parigino faccia sentire sin dai primi scambi il suo tifo per Marion, la ‘Leonessa’ parte fortissimo, non concedendo praticamente nulla all’avversaria. La Bartoli dal canto suo fa quel che può ma il dritto della Schiavone la infila più e più volte e quando la francesina concede le prime palle break, Francesca non fallisce, strappa il servizio e chiude il primo parziale sul 6-3. La Bartoli però non molla facilmente e in avvio di secondo set vola sul 2-0, provando a rimettere in discussione l’incontro. Ma il Roland Garros non lo si vince per caso e la Schiavone, che ha sacrificato anche la Fed Cup per presentarsi al meglio a Parigi, risale subito la china.
 Controbreak immediato e sul 3-3 eccola strappare nuovamente la battuta all’avversaria, che stavolta accusa il colpo. La Schiavone gioca in scioltezza, sente l’odore della preda e spinge sull’acceleratore. E alla Bartoli non resta che alzare bandiera bianca: 6-3 6-3 dopo un’ora e mezza di gioco. “Essere di nuovo in finale è un sogno che si avvera nuovamente”, dice Francesca appena terminato il match ed aver baciato quella terra rossa che finora le ha portato bene. Adesso tra Francesca e il suo secondo Slam parigino c’e’ solo l’ultimo ostacolo da superare.
E non sarà semplice avere la meglio su Na Li, 29enne di Wuhan, che agli Australian Open dello scorso gennaio in finale si arrese alla Clijsters e che centra la storica finale (prima asiatica) a Parigi, dopo aver fatto fuori tipe toste come Kvitova e Azarenka e sbarazzandosi in due set (6-4 7-5) di Maria Sharapova, che dopo il successo di Roma sperava nel definitivo salto di qualità sulla terra. “Sta giocando benissimo dall’inizio dell’anno – riconosce la Schiavone – E’ una ragazza fantastica, sarà un match molto difficile”.