La sua quinta finale di una olimpiade, nessuna nuotatrice è mai riuscita in tanto, si chiude con il settimo posto: niente medaglia ma c’è molto da festeggiare lo stesso – Video
Il valore di Federica Pellegrini per il nuoto italiano si evidenzia nei tanti giovanissimi che nuotano, e vincono, e si sacrificano in uno sport che è fatto di lavoro e fatica, una vasca dopo l’altra. Di Federica c’è molto nel quinto posto di Simona Quadarella, un po’ amaro perché forse ci si aspettava di più. Ma anche nella medaglia di bronzo di Federico Burdisso, 19 anni. Cresciuto nel mito di Federica e di chi come Rosolino, Fioravanti o Sacchi ha chiuso la carriera molto prima di lei.
Federica Pellegrini e la generazione di fenomeni
La generazione di fenomeni del nuoto italiano si sta allungando: per la fuoriclasse di Mirano la carriera iniziata ad altissimo livello agonistico ormai diciotto anni fa si conclude. L’ultima finale dei 200 stile libero, la sua specialità, si conclude con un settimo posto. Impensabile per Federica reggere il ritmo della Titmus, oro con un tempo straordinario, che nemmeno la fortissima Ledecky – solo quinta – riesce a sopportare. Il suo settimo posto vale una medaglia, una standing ovation. La riconoscenza di un paese che grazie a lei, anche al suo modo di comunicare così trasversale e oltre le righe, ha gettato una luce di grande visibilità sul nuoto.
“Smetto, ma sono serena”
Queste Olimpiadi sono l’ultima scadenza agonistica per lei. Arrivano con un anno di ritardo, dopo il Covid e parecchi acciacchi. Al traguardo Federica Pellegrini si emoziona di fronte alla consapevolezza che il suo viaggio è finito: “Sorrido perché sono serena – dice senza tuttavia trattenere le lacrime – e so di avere fatto tutto quello che potevo per esserci al meglio. Sono l’unica nuotatrice che corre una finale per cinque olimpiadi di fila. Credo che questa gara sia qualcosa da conservare come un ricordo prezioso, almeno quanto una vittoria. Il mio è stato un bel viaggio, fatto di fatica, allenamenti, levatacce e sofferenza. Smetto. Tra pochi giorni compirò 33 anni ed è il momento migliore per farlo. Grazie a tutti quelli che hanno tifato per me e che sono rimasti svegli anche questa notte”.
Con la quinta finale in cinque olimpiadi, pur avendo vinto meno di altre nuotatrici in un arco di tempo di gran lunga più breve del suo, Federica Pellegrini entra di diritto nell’Olimpo delle nuotatrici più forti di tutti i tempi.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.