Una finale piacevole e spettacolare tra due giovanissime, chiude una sorprendente edizione dello US Open
Difficile stendere un bilancio di questa edizione dello US Open considerando le numerose assenze e le condizioni non straordinarie di alcune delle protagoniste del ranking mondiale. Anche perché è un periodo di transizione e di profondo rinnovamento.
Us Open, vince Emma Raducanu
Non poteva esserci momento migliore per scompaginare le carte e portare nuove protagoniste al centro della scena. E la finale dello US Open 2021 è sicuramente un passaggio significativo di questo cambiamento. Le due finaliste sono Emma Raducanu, 18 anni e nove mesi, e Laylah Fernandez, poco più di 19 anni. Emma arriva addirittura dalle qualificazioni, tre turni per arrivare al tabellone principale e altri sei per giocarsi la finalissima: proprio a lei va l’ultimo trofeo Slam della stagione, 6-4 6-3 il risultato finale in un match di 1.51 nel quale la giovanissima tennista di origine rumena, ma nata in Canada e di passaporto britannico, dimostra maggiore concretezza nel servizio e nei momenti decisivi del match.
La finale tra due giovanissime
Indipendentemente dalla finale, festeggiata dal pubblico dello US Open con applausi a scena aperta in un clima rilassato e piacevole, resta il valore delle imprese di queste due giovanissime. Raducanu che gioca un primo set di grande spessore grazie a un ottimo servizio. Poi, nel secondo, dopo avere subito l’unico break del match dalla sua avversaria, alza il ritmo con quattro game uno dietro l’altro per incanalare il match e alzare il trofeo.
Belle le immagini della premiazione con queste due giovanissime, sorridenti, informali e per nulla cerimoniose. Raducanu, numero 300 del mondo a giugno, domani mattina sarà al #23 del ranking WTA.
Bel salto in classifica anche per Laylah Fernandez, capace poi anche di eliminare sia la #3 del seeding Osaka che la #2 del Sabalenka: ma per vincere la finale non basta.
Stasera la finalissima maschile alle ore 22 (Eurosport) con Novak Djokovic che dà la caccia al primo storico Grande Slam dell’era Open. Al serbo, dopo avere vinto a Melbourne, Parigi e Wimbledon manca una sola vittoria, l’ultima, in finale contro il russo Medvedev.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.