La partita tra Italia e Inghilterra è una sfida ricca di tradizione ma con pochissimi precedenti in un Europeo e nessuna finale mai giocata tra le due formazioni
Euro 2020, finale Italia-Inghilterra – Tantissime amichevoli, solo otto partite ufficiali due dei quali nella fase finale di un Europeo. Per quanto Italia-Inghilterra sia una partita di straordinaria tradizione, la finalissima di Wembley in programma questa sera alle ore 21 rappresenta qualcosa di unico.
Italia-Inghilterra, i precedenti
In tutto sono 27 gli incontri giocati tra gli azzurri e i leoni con un bilancio di poco favorevole all’Italia che conta 10 successi contro le otto vittorie dell’Inghilterra e nove pareggi. In equilibrio anche il numero di gol con un saldo minimamente favorevole agli azzurri, 33-31. Tantissime le amichevoli: gli otto incontri in eventi ufficiali vedono l’Italia con numeri migliori: cinque vittorie e un solo successo inglese.
All’Europeo Italia e Inghilterra si sono affrontate solo due volte: nel 1980 a Torino, l’Europeo era in Italia, vittoria 1-0 con gol di Tardelli. L’Italia sarebbe arrivata solo al terzo posto in un europeo vinto dalla Germania, ma da lì sarebbe nata la squadra che poi in spagna avrebbe vinto il Mondiale 1982. L’ultimo precedente risale ai quarti di finale dell’Europeo 2012, quello che gli Azzurri avrebbero perso in finale con la Spagna: finisce 0-0 dopo i tempi regolamentari e supplementari con i rigori che sorridono all’Italia (4-2) grazie a una parata decisiva di Buffon su Ashley Cole.
Il valore di Wembley
Giocare a Wembley per l’Inghilterra è qualcosa di più di una semplice partita in casa: per moltissimi anni il tempio del football inglese è stato assolutamente inviolabile. Strappare anche solo un pareggio era comunque una grande impresa. Quella in programma stasera sarà la partita ufficiale numero 300 dell’Inghilterra a Wembley: i leoni ne hanno vinte 187, con 73 pareggi e 39 sconfitte. I 60mila ammessi oggi nello stadio nazionale oggi avranno un peso sostanziale: pochi altri stadi, forse giusto il Maracanà per il Brasile, riescono a identificare la passione di un paese per la sua nazionale.
L’Italia che ha battuto l’Inghilterra
Ma l’Italia a Wembley ha già vinto, due volte: in un’amichevole del 1973 con un gol allo scadere di Fabio Capello e nelle qualificazioni mondiali per Francia ’98 con Gianfranco Zola, destinato poi a diventare un idolo per i tifosi inglesi e in particolare del Chelsea, man of the match e autore del gol partita. L’ultima vittoria italiana con l’Inghilterra ai mondiali in Brasile, finiti malissimo per gli Azzurri, ma anche per gli inglesi. L’unica soddisfazione fu proprio quel successo all’esordio, 2-1 (Marchisio-Balotelli). Ma l’Italia tornò a casa dopo il primo turno a gironi insieme all’Inghilterra. Un disastro, Waterloo e Caporetto. Poi due amichevoli e altrettanti pareggi.
La partita di Fantozzi
Italia-Inghilterra rappresenta un episodio storico anche per gli appassionati di cinema italiano. Paolo Villaggio la cita nel “Secondo Tragico Fantozzi” quando l’impiegato più sfortunato della storia italiana è costretto ad assistere a una delle proiezioni aziendali volute dal dirigente della sua ditta. Fantozzi e colleghi entrano nella sala proiezione per assistere a una replica della Corazzata Kotiomkin perquisiti, radio e tv vengono sequestrati.
La voce di Nando Martellini riecheggia in un allucinato delirio collettivo che riporta di un’Italia vincente a Wembley 20-0, con gol di Zoff su calcio d’angolo.
I tifosi italiani non sperano tanto. Basta molto, molto meno. Per un lungo sogno alimentato da una squadra che a Villaggio, tifosissimo sampdoriano sarebbe piaciuta. Non solo perché diretta da due miti blucerchiati come Roberto Mancini e Gianluca Vialli.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.