Dopo diciannove giornate di Campionato, al termine di un girone d’andata molto combattuto, la Juventus si è aggiudicata il platonico titolo di Campione d’inverno, davanti a Milan, Udinese e inter. Un mezzo titolo che naturalmente ha valore solo per le statistiche ma che nel caso specifico ha un’altra serie di valori, molto più significativi delle statistiche.
In primo luogo è la Juventus di Antonio Conte, il nuovo allenatore, voluto a forza da buona parte dei tifosi, per la sua “Juventinità ”. Un uomo, un giocatore che ha vissuto quasi tutta la sua carriera nella squadra bianconera, di cui era uno degli elementi fondamentali, vincendo cinque scudetti. Conte ha dato una rinnovata verve a uomini che sembravano ormai spenti e senza voglia di lottare. Ha imposto le sue regole, il suo modo di interpretare il calcio, ha chiesto loro disciplina e collaborazione e finora, a giudicare dai risultati, ha ottenuto ciò che voleva.
In secondo luogo la Juventus, dimostra ancora una volta che, anche se non imbottita di nomi altisonanti, con il lavoro, il sacrificio collettivo, anche giocatori di media levatura, possono puntare in alto e raggiungere traguardi importanti.
Terzo è una squadra che ha la maggioranza dei giocatori di passaporto italiano e questo, è un dato importante per il nostro calcio, non per niente buona parte dei giocatori della Juventus costituiscono l’ossatura della Nazionale.
Quarto, alla luce dei risultati finora ottenuti da una squadra formata da giocatori che forse danno più delle loro possibilità , qualche dubbio su “Calciopoli” è legittimo, considerando che la Juventus di allora, quella prima di Lippi e poi di Capello, era formata per 9 decimi da campioni del mondo e vice-campioni del mondo e da due palloni d’oro.
In primo luogo è la Juventus di Antonio Conte, il nuovo allenatore, voluto a forza da buona parte dei tifosi, per la sua “Juventinità ”. Un uomo, un giocatore che ha vissuto quasi tutta la sua carriera nella squadra bianconera, di cui era uno degli elementi fondamentali, vincendo cinque scudetti. Conte ha dato una rinnovata verve a uomini che sembravano ormai spenti e senza voglia di lottare. Ha imposto le sue regole, il suo modo di interpretare il calcio, ha chiesto loro disciplina e collaborazione e finora, a giudicare dai risultati, ha ottenuto ciò che voleva.
In secondo luogo la Juventus, dimostra ancora una volta che, anche se non imbottita di nomi altisonanti, con il lavoro, il sacrificio collettivo, anche giocatori di media levatura, possono puntare in alto e raggiungere traguardi importanti.
Terzo è una squadra che ha la maggioranza dei giocatori di passaporto italiano e questo, è un dato importante per il nostro calcio, non per niente buona parte dei giocatori della Juventus costituiscono l’ossatura della Nazionale.
Quarto, alla luce dei risultati finora ottenuti da una squadra formata da giocatori che forse danno più delle loro possibilità , qualche dubbio su “Calciopoli” è legittimo, considerando che la Juventus di allora, quella prima di Lippi e poi di Capello, era formata per 9 decimi da campioni del mondo e vice-campioni del mondo e da due palloni d’oro.
c’è una cosa importante che la juve deve fare per ottenere il risultato perfetto, segnare e vincere le partite così si va avanti si vince anche il campionato, è questo che voglio, vincere finalmente il campionato italiano
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