La Juventus femminile trionfa in una partita fondamentale di Champions League sul campo del fortissimo Wolfsburg e sogna l’accesso agli ottavi di finale. Video.
Molti avevano considerato la scelta di chiamare Joe Montemurro sulla panchina della Juventus femminile un azzardo. In fondo i cambiamenti della prima squadra maschile della Juve negli ultimi anni non sono stati molto positivi: se si pensa ai passaggi da Allegri a Sarri, da Sarri a Pirlo per poi tornare ad Allegri.
La Juventus femminile vince contro il Wolfsburg
…ma la scelta di rischiare sulla Juve donne, alzare l’asticella e ricostruire qualcosa che in Italia poteva tranquillamente continuare a vivere di rendita facendo cassa di scudetti e trofei sta pagando. La Juventus women, molti anni dopo le imprese della Torres, in una Champions League femminile completamente diversa, più forte e selettiva, vince a Wolfsburg (0-2) e sogna un clamoroso accesso agli ottavi di finale della più importante competizione europea.
La Juventus, come ipotizzavamo qualche giorno fa, ha avuto il merito di crederci., di giocarsela alla pari, di provare a mettere in difficoltà una difesa avversaria non invulnerabile. E di lasciarsi aiutare anche da un pizzico di fortuna.
Decisive le reti nella ripresa dopo un primo tempo equilibrato nel quale il Wolfsburg ha esercitato un certo predominio ma certo non dominato. Al 51’ il vantaggio: autorete di Hendrich, errore su un cross di Girelli nel tentativo di anticipare Hirtig. A tempo scaduto il raddoppio con Staskova, con una Juve ordinata nel difendere e pericolosissima nel ripartire.
I meriti di Montemurro
Il tecnico che a luglio si era presentato con le idee chiare, parlando di ambizione, di consapevolezza di sé, di autorevolezza attraverso il bel gioco in poche settimane ha concretizzato qualcosa di comunque straordinario. Con due partite all’Allianz Stadium affollate di grande pubblico e la concreta possibilità di arrivare agli ottavi di finale. Basterà battere il Servette, già sconfitto in trasferta all’andata e battuto solo di misura dal Chelsea (1-0) questa sera.
I meriti di Montemurro sono molti. Ha lavorato sodo portando idee e non solo una manciata di giocatrici di gradimento: la squadra continua a vincere, ma gioca con molta maggiore personalità, in un campionato il cui livello si è alzato, andandosela a giocare alla pari anche in Europa. Nessuno, a luglio avrebbe mai immaginato un percorso del genere. I sorteggi di qualificazione erano visti come una grandissima incognita. E ora pensare che questa stessa squadra, al suo esordio in una fase a gironi europea abbia battuto le due volte campioni d’Europa del Wolfsburg è qualcosa di imprevedibile. Il tutto con una rosa solida, ma anche giovane, adeguata per un ulteriore salto di qualità.
La situazione nel girone di Champions donne
La classifica dice… Chelsea a quota 10, Juventus 7, Wolfsburg 5 e Servette 0. Il Wolfsburg gioca l’8 dicembre a Ginevra con il Servette con la Juventus ospite del Chelsea a Kingston. Partita proibitiva per le bianconere. Poi le tedesche si giocheranno tutto in casa con il Chelsea con la Juve che chiuderà in casa con il Servette il 16 dicembre ad Alessandria allo stadio Moccagatta.
Le bianconere non hanno fatto conti fino a oggi e non devono cominciare a farli adesso: servirebbero due vittorie. Potrebbe bastarne anche solo una. Il Chelsea non può regalare nulla a nessuno perché rischia il primo posto nel girone. Ma la grande impresa non è mai stata così vicina.
I commenti di Montemurro e Bonansea
Così al termine della gara Joe Montemurro: “Abbiamo seguito il nostro piano gara, sapevamo come sarebbero andati i primi minuti, siamo stati bravi a gestirli, soprattutto a gestire il pallone con attenzione, credo che questo abbia fatto la differenza – l’analisi di Mister Montemurro -. Per noi è stata una partita importante, avevamo bisogno di credere di poter fare queste partite e l’abbiamo fatto. Ora abbiamo una grande occasione, è tutto aperto contro squadre fantastiche, sarà molto interessante il resto del percorso”
Gli fa eco Barbara Bonansea: “Sensazioni straordinarie, quasi nessuno ci avrebbe creduto prima della partita e sono molto, molto fiera di noi. Mi ha colpito la nostra forza, la nostra passione, la nostra voglia di non mollare mai e cercare il gol sempre, anche nel finale. Non vogliamo fermarci”.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.