Ternana Femminile e Deborah Salvatori Rinaldi: un esempio

Ci sono molti modi per affrontare una notizia tragica, la Ternana, nel caso di Deborah Salvatori Rinaldi ha scelto quello migliore

In un mondo dello sport, in particolare quello del calcio, distratto da cifre astronomiche e notizie che spesso lasciano il tempo che trovano, ogni tanto vale la pena fermarsi a riflettere su aspetti che non sono di secondaria importanza.

Deborah Salvatori Rinaldi
Deborah Salvatori Rinaldi, 31 anni, prima stagione nella Ternana Femminile – Ternana Official

A cominciare dalla notizia: l’unica cosa che conta. Mercoledì la Ternana Femminile ha diffuso un breve comunicato nel quale veniva confermata la diagnosi di una delle sue giocatrici, Deborah Salvatori Rinaldi.

Deborah Salvatori Rinaldi, operata d’urgenza

L’attaccante, 31 anni, ora in Serie B dopo il campionato dell’anno scorso a Pomigliano, due stagioni al Milan Women e una parentesi all’Espanyol a cornice del suo lungo periodo toscano tra Florentia, Firenze e Fiorentina, è stata operata per l’asportazione di un tumore all’interno dei seni paranasali.

Saranno necessari controlli, terapie. La sua stagione, in un anno che vede la Ternana in piena lotta per conquistare la sua prima promozione in Serie A dopo la riforma dei campionati, è già finita. Ma la società umbra, per prima cosa, ha già rinnovato il contratto con la calciatrice di origine abruzzese anche per la prossima stagione.

 Calcio femminile: contratti, tutele e buon senso

Un gesto importante che non è assolutamente casuale e che va sottolineato in un calcio femminile nel quale si parla sempre di più di professionismo ma che molto spesso in casi come questo, anche molto meno gravi di questo, finisce per dimenticarsi le regole del buon senso e della correttezza.

Non molto tempo fa aveva destato scalpore, in un campionato diverso e in uno sport che non è il calcio (si parla di pallavolo) la storia di Lara Lugli, una giocatrice il cui contratto era stato rescisso perché incinta. Una clausola dell’accordo prevedeva la facoltà da parte del club di liberarsi da ogni impegno contrattuale in caso di indisponibilità fisica o di infortunio debilitante. Non solo. La società aveva anche chiesto i danni alla sua giocatrice perché la sua gestazione aveva causato un danno agonistico al club. Lara poche settimane dopo ha perso il bambino e non è mai più tornata in campo.

La solidarietà di colleghe e compagne

Notizie, fatti, esempi. C’è modo e modo di occuparsi di sport femminile. Si può essere professionisti anche quando i confini agonistici dello sport di cui ci si occupa sono ben lontani dalla professionalità. Segnando il gol del vantaggio nella semifinale di Coppa Italia contro la Roma, Martina Piemonte ha festeggiato mostrando la maglia di Deborah Salvatori Rinaldi al pubblico.

Nel frattempo Deborah, operata alla clinica Sant’Anna di Como sta un po’ meglio. Dovrà riposare e sottoporsi a tutte le terapie necessarie per rispettare al meglio quello che è il suo impegno contrattuale in vista della prossima stagione. A lei va il nostro pensiero e l’affetto di tutti.

La Ternana, sotto shock dopo la notizia di quanto accaduto alla compagna, ha perso 6-1 sul campo del Trento allontanandosi dal secondo posto. Ma il campionato è lungo e c’è ancora spazio per recuperare. L’atteggiamento del club con il rinnovo del contratto della sua giocatrice in un momento del genere ci fa pensare che il calcio femminile, rispetto alla brutta vicenda umana e professionale vissuta da Lara Lugli, un pochino di strada l’abbia già fatta.

Ben tornato!