La CT della Nazionale di calcio femminile analizza con serenità la sconfitta subita contro il Brasile, colosso che l’Italia, a oggi, non è mai riuscita a battere
Certo, dopo la delusione dell’eliminazione nella fase a gironi dell’Europeo e la soddisfazione per la seconda qualificazione di fila ai Mondiali, un risultato positivo contro il Brasile poteva essere la ciliegina sulla torta.
Il modo migliore per cominciare il lungo cammino che accompagnerà le Azzurre verso i Mondiali di Australia e Nuova Zelanda. Ma contro una squadra così rappresentativa, cui l’Italia ha strappato solo un pareggio in otto gare ufficiali, e con una squadra largamente rimaneggiata e incompleta, quasi sperimentale, si può anche essere soddisfatti. Anche se la partita contro il Brasile ha portato una sconfitta di misura, 0-1.
Intervista a Milena Bertolini
Sicuramente contenta è Milena Bertolini, sorridente al termine dell’incontro di Genova e testimone di un momento comunque positivo che la vede al centro di un progetto in piena evoluzione. La sconfitta contro il Brasile offre spunti di riflessione per la CT, anche positivi: “Abbiamo affrontato una squadra di grande valore con la giusta mentalità e non posso che essere soddisfatta della prestazione delle ragazze che si sono dimostrate coraggiose e intraprendenti. Mi è piaciuto il modo in cui si sono approcciate alla gara, il modo in cui hanno dimostrato generosità ed empatia nello stare in campo. É un gruppo che mi piace e che credo abbia un bel futuro. Ci è mancato qualcosa in attacco, forse avremmo dovuto esprimere più convinzione in fase offensiva ma giocavamo contro un colosso”.
Una squadra giovane che ha pagato un po’ di inesperienza ma che, anche per questo, deve fare esperienza: “Ci aspetta un anno di lavoro molto intenso con tante amichevoli e tanti allenamenti. Continueremo a lavorare con questa mentalità, cercando sempre di organizzare sfide di alto livello. Perché è inutile nascondersi che ai Mondiali dovremo affrontare squadre estremamente forti, compatte e mature. E se vogliamo alzare il nostro livello dobbiamo abituarci a questo genere di confronto. Quello che sto cercando di trasferire alle ragazze è che devono fare gruppo, devono stare insieme, devono aiutarsi. E cosa più importante non devono avere alcuna paura del campo e delle partite che verranno”.
Il rapporto con il pubblico
Genova ha risposto benino, con un buon pubblico. Purtroppo in Italia la mentalità dei tifosi intorno al calcio femminile resta ancora molto legata a pregiudizi e disinteresse: “Devo dire che l’atteggiamento dei giovani, per la curiosità con cui si stanno avvicinando al mondo del calcio femminile e in particolare della Nazionale, mi fa ben sperare. Noi possiamo soltanto giocare, fare del nostro meglio e invitare la gente a venirci a vedere. Magari convincerli a tornare. La gente qui ci ha accolto bene, ho riscontrato calore e affetto. Occorre continuità. Anche di pensiero e di progetto, ma in questo credo che si stia lavorando piuttosto bene. Ci serve altro tempo. Se vogliamo arrivare al livello delle migliori nazionali del mondo serviranno non meno di cinque anni. Contando sull’appoggio di tutti. Non sono delle istituzioni calcistiche e sportive ma anche dei club”.
Il pensiero di Milena Bertolini è votato all’ottimismo: “Dobbiamo guardare avanti con fiducia, consapevoli che c’è tanto lavoro da fare. Ma anche dei progressi che sono stati fatti fin qui. Dobbiamo sfruttare questo anno che ci separa dei Mondiali per fare il massimo e crescere ancora, individualmente e come squadra. Queste ragazze, soprattutto le più giovani che si stanno affacciando alla nazionale, stanno dimostrando grande volontà e possono diventare ottime calciatrici. Questa sfida col Brasile è stata un’occasione di crescita, ne creeremo altre”.
Il calendario della Nazionale femminile è in attesa delle prossime sfide ma soprattutto del sorteggio dei Mondiali in programma ad Auckland il 22 ottobre, quando le Azzurre conosceranno le loro avversarie.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.