L’Olanda batte il Portogallo di misura e raggiunge gli Stati Uniti al comando del girone dei Mondiali di calcio femminile dopo il primo turno di gara
In un Mondiale di calcio femminile condizionato da moltissimi risultati sorprendenti la vittoria di misura dell’Olanda sul Portogallo non deve trarre in inganno.
Di fatto le vice campionesse mondiali, sconfitte nella finale 2019 proprio dagli Stati Uniti, hanno segnato un solo gol, è vero, ma hanno dominato la partita dall’inizio alla fine concedendo poco o nulla alle loro avversarie.
Olanda-Portogallo 1-0
L’episodio decisivo della partita già nei primi minuti del match. Il Portogallo subisce forse un po’ troppo l’emozione di essere alla propria prima partita di un mondiale. Approccio eccessivamente timido da parte della formazione lusitana chi commette fin da subito un paio di errori importanti in fase di possesso palla e presta il fianco ha diverse occasioni pericolose da parte delle ragazze Oranje.
In grande evidenza la juventina Lineth Beerensteyn, sua la prima occasione da gol dopo pochi secondi di gara, una giocatrice notevolmente responsabilizzata è schierata con un ruolo tattico ancora più ampio dopo l’assenza forzata della superstar Vivianne Miedama assente a causa di un brutto infortunio al legamento crociato anteriore.
É proprio sul calcio d’angolo immediatamente successivo all’occasione di Beerensteyn, che arriva il gol che decide la partita: zuccata puntualissima di un’altra ‘italiana’ – l’ex interista Stephanie van der Gragt – che vale il vantaggio, convalidato dopo una breve consulenza del VAR per un ipotetico ostacolo di Jill Roord al portiere avversario.
Risultato troppo stretto
L’Olanda dimostra di essere in ottima condizione con un gioco piacevole, arioso ed estremamente creativo che coinvolge tutte le giocatrici, grazie anche a piacevoli e frequentissimi inserimenti dalle retrovie. Il sistema tattico del Portogallo può fare poco per controllare una squadra evidentemente di gran lunga superiore ed è già estremamente positivo che le lusitane, al loro esordio in un Mondiale, riescano in qualche modo a ridurre il danno a un solo gol di scarto.
Se proprio si deve trovare un dettaglio negativo a proposito della formazione dell’Olanda di Andries Jonker, questo è proprio il fatto che la squadra raccolga troppo poco rispetto a quanto produce, cade tantissimo. Le occasioni fioccano ma l’Olanda non le sfrutta. Un altro colpo di testa di Roord, sempre su azione di calcio d’angolo; una conclusione imprecisa di Danielle van de Donk che conclude addosso al portiere su un altro invitante assist di Beerensteyn e diverse azioni piacevolissime, palla a terra e di prima. Beerensteyn è la migliore di un’Olanda che gioca in modo eccellente ed estremamente tecnico.
L’unica vera occasione per il Portogallo arriva a tempo quasi concluso con Telma Encarnacao, brava a liberarsi al tiro, un po’ meno a concludere, direttamente sulla figura di Daphne van Domselaar.
A decidere gli equilibri di un girone che è direttamente legato a quello dell’Italia, che affronterà la prima o la seconda di questo gruppo – molto probabilmente Stati Uniti o Olanda a seconda della propria posizione al termine del proprio girone – saranno inevitabilmente i prossimi scontri diretti.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.