L’islandese Sara Björk Gunnarsdóttir critica la scelta del Manchester City’s Academy Stadium, impianto che peraltro ospiterà anche l’Italia ai prossimi Europei femminili. Pronta però la risposta della UEFA.
“Imbarazzante”: questo il commento di Sara Björk Gunnarsdóttir sulla scelta del Manchester City’s Academy Stadium come teatro di alcune delle partite del prossimo Europeo di calcio femminile.
La centrocampista islandese, intervenuta al podcast Their Pitch, ha infatti definito “imbarazzante” e “scioccante” la decisione della UEFA di fare disputare Belgio–Islanda, Italia–Islanda e Italia–Belgio nell’impianto che normalmente ospita le gare delle giovanili e della formazione femminile del Manchester City.
Europei femminili, le parole di Björk Gunnarsdóttir
«Sono un po’ delusa – ha dichiarato Gunnarsdóttir – da alcuni degli stadi che abbiamo ottenuto. È scioccante. Si gioca in Inghilterra, ci tanti stadi e abbiamo un campo di allenamento del Manchester City».
La giocatrice del Lione ha poi rincarato la dose, snocciolando qualche numero riportato dal The Guardian: «È semplicemente imbarazzante. Il calcio femminile oggi sta riempiendo gli stadi, come dimostra anche la partita tra Barcellona e Real Madrid (91.553 persone al Camp Nou per i quarti di Champions League femminile, ndr). Non sono preparati al fatto che saranno venduti più di quattromila biglietti e questo è irrispettoso nei confronti di un movimento in esplosione come il nostro».
L’auspicio della classe ’90 è dunque quello di un ripensamento: «Dovrebbero riconsiderare la scelta dello stadio, anche perché è evidente quanto il calcio femminile sia popolare e quanto i biglietti si stiano esaurendo velocemente».
Europei femminili, la risposta della UEFA
Pronta la risposta della UEFA che, attraverso un proprio rappresentante, ha respinto le accuse attraverso anche alcune precisazioni sull’impianto: «Il Manchester City Academy non è un campo di allenamento, bensì lo stadio ufficiale del Manchester City Women’s peraltro già utilizzato per le partite di UEFA Women’s Champions League. Siamo sicuri che genererà un’atmosfera degna di un Europeo».
La replica della Federazione si chiude poi elencando anche gli altri stadi a disposizione per il torneo, tra i quali spiccano effettivamente impianti di primo livello: «Due dei più grandi stadi d’Inghilterra come Old Trafford e Wembley, quattro sedi con una capacità superiore ai trentamila posti, due con più di diecimila e due con capienza inferiore (lo stadio “incriminato” ne conta circa 4.700, ndr) costituiscono il giusto mix di impianti per permettere all’Europeo femminile di esprimere tutto il proprio potenziale».
Vedi anche: partite Italia femminile
Veronese, classe ’92, laureato in Editoria e Giornalismo presso l’Università degli Studi di Verona e iscritto all’Albo dei Giornalisti dal 2019. Da sempre appassionato di calcio, ho iniziato a scrivere per il quotidiano L’Arena per poi proseguire online. Seguo questo magnifico sport in tutte le sue sfaccettature, si tratti di maschile o femminile, prime squadre o giovanili, grandi squadre o piccole realtà locali.