Si chiama “Sex box” ed è un reality sul sesso che andrà in onda sulla rete britannica Channel 4.
Si chiama “Sex box” e non è da confondere con le altre sex box, cioè gli angoli appartati per il sesso lanciati a Zurigo. Si tratta invece di un nuovo format televisivo di Channel 4 – emittente di proprietà pubblica – che, com’era prevedibile, fa già molto discutere. Il programma partirà questa sera e avrà come protagoniste diverse coppie di varie fasce d’età. Ci sono i 40enni con figli, la coppia omosessuale e i giovani alle prime esperienze. L’obiettivo è quello di seguire queste persone nella loro intimità, come già accade in diversi reality a partire dal Grande fratello in poi, ma spingendosi oltre. Molto oltre. Fino a sotto le lenzuola.
Il sesso in tv
I protagonisti di “Sex box” infatti saranno invitati a fare sesso davanti agli obiettivi delle telecamere. Non si tratta però di un programma pornografico – parliamo comunque di un canale pubblico inglese – dato che le coppie avranno una parte di intimità grazie appunto a una “scatola” insonorizzata e parzialmente illuminata. Non si vedrà con precisione ciò che accade ma, diciamo così, si potrà intuire. Puro voyeurismo? Forse. Anche se le intenzioni dell’emittente, ufficialmente, sono quelle di indagare la sessualità dei britannici e parlarne senza inibizioni. Così dicono.
Non è comunque la prima volta che viene fatto sesso durante un reality. Perfino in Italia è successo diverse volte in alcune edizioni del Grande fratello. E’ la prima volta però che l’atto sessuale – e tutto ciò che ne consegue – è al centro di un format televisivo. A sorprendere è anche il fatto che questo tabù non venga infranto da paesi notoriamente meno inibiti (come l’Olanda o i paesi scandinavi) ma dagli inglesi, noti per la riservatezza e per il pudore.
Vedi anche: Il sesso e la follia dei record: come farlo con 100mila uomini
Nella nostra redazione lavorano giovani giornalisti pubblicisti neolaureati, SEO copywriting e stagisti. Tutti i redattori scelti vantano esperienze maturate in testate editoriali e provengono da diverse Università.