Chiara Ferragni Unposted: il film su Chiara Ferragni potrebbe essere il più brutto dell’ultimo anno. Ecco come Chiara Ferragni Unposted è stato accolto da pubblico e critica.
Il film su Chiara Ferragni ha diviso tanti, come capita sempre quando si parla dell’influencer. Solita guerra tra fan ed haters? Forse. Ma c’è anche chi per mestiere guarda e valuta i film in maniera oggettiva e disinteressata. E per questo motivo a noi è sembrato interessante andare a leggere le recensioni di “Chiara Ferragni Unposted”: per capire come è stato accolto dalla critica.
Lo anticipiamo subito: malissimo, le recensioni sono tutte negative, fatto raro che lo candida a uno dei film peggiori dell’anno, se non proprio il peggiore.
Ma intanto, di cosa si tratta? Chiara Ferragni – Unposted è un documentario sulla vita della influencer e imprenditrice italiana, girato dalla regista Elisa Amoruso. In teoria l’obiettivo era raccontare come è diventata quello che è diventata e un po’ di retroscena. Ma, come vedremo, è venuta fuori un’altra cosa.
Il film è in parte prodotto anche dalla Rai, così, per dare un’informazione forse interessante per chi paga il canone.
Il film, adesso disponibile su Amazon Prime Video, è stato presentato al festival del cinema di Venezia – suscitando non poche polemiche – e poi nelle sale cinematografiche per soli 3 giorni, in settembre, totalizzando un incasso di un milione e 600mila euro, una cifra notevole realizzata in poco tempo. Dunque non sono poche le persone che sono andate a vederlo, ma a quante è piaciuto?
Trailer Chiara Ferragni Unposted
Ai fan di Ferragni sicuramente, al resto del mondo molto meno. E si tratta di un’occasione sprecata, dato che poteva essere interessante raccontare il mondo contemporaneo proprio a partire dallo strano punto di vista della giovane imprenditrice. Ma ecco cosa ha scritto la critica, non solo italiana, su questo film così discusso.
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“Perché l’ho guardato?”
Su IMDB, il più grande database di cinema al mondo – curiosa coincidenza, di proprietà di Amazon – il voto dato dagli utenti a Chiara Ferragni – Unposted è… 3/10, tre su dieci. Decisamente basso, insomma.
L’unica recensione presente, peraltro in inglese, di un utente americano, dice semplicemente così: “Cosa ho appena visto? Perché l’ho guardato? Non avrò mai indietro questo tempo”.
Voto dell’utente al film? Uno su dieci. Il minimo possibile. Ma questo è solo l’inizio, spostiamoci sui giornali italiani…
“Un lungo, ridondante spot pronto per la televisione”
il celebre sito di cinema Mymovies.it gli dà 2 stelle su 5, scrivendo che il film “finisce per affogare nel mare di un racconto che obbedisce a un solo apologetico imperativo: l’aurea gentilezza di Chiara e l’assenza di conflitto nella sua comunicazione. Chiara è gentile, Chiara ama la vita, Chiara non aggredisce nemmeno gli haters, ci viene ripetuto in continuazione”. Per concludere poi con questa definizione: “un lungo, ridondante spot pronto per la televisione”
Il fatto che il film sia autocelebrativo e molto ripetitivo ritornerà in tutte le recensioni pubblicate, motivo per cui è lecito ipotizzare che non si tratta dell’idea di un singolo critico o critica, ma di un fatto oggettivo. Andiamo avanti.
“Una storia di Instagram un po’ gonfiata”
Sulla storica rivista di cinema online Spietati.it invece si legge: “Chiara Ferragni commissiona un prodotto che la celebri, una sorta di storia di Instagram un po’ gonfiata, in cui nessuna vera ombra esce allo scoperto e nessun vero mistero relativo al suo successo viene concretamente spiegato”.
Anche in questo caso si fa notare che non viene mai mostrata “la vera Chiara Ferragni” che, a questo punto, non sappiamo nemmeno se esiste veramente, ma semplicemente una versione video delle sue storie di Instagram. La frase chiave è “Chiara Ferragni commissiona un prodotto che la celebri”. Infatti l’influncer è autrice anche del soggetto del documentario…
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“Sembra un film di propaganda nordcoreano, voto inclassificabile”
Una delle stroncature più clamorose è quella del critico del Corriere della Sera, Paolo Mereghetti, che dopo aver visto il film al festival di Venezia scrisse “non è cinema, è propaganda, di quelle che pensavamo adatte a Kim Jong-un”. Il resto della recensione è su questo tono, il voto addirittura non viene dato, visto che il critico non lo considera nemmeno un film. Insomma, non l’ha presa bene. E non è il solo…
“Monocorde e monodimensionale, Ferragni esaltata in ogni modo”
Su GQ la critica Claudia Catalli scrive invece che “il film è un’agiografia monocorde e monodimensionale in cui la sua figura viene esaltata in ogni modo e da più voci, senza contraddittorio, senza distacco critico”.
Anche questa è una critica ricorrente: ogni aspetto vagamente negativo – e dunque più sincero e interessante per noi spettatori – è completamente annullato. Viene ripetuto quanto Chiara Ferragni sia buona e fantastica per tutto il documentatio. Così come si legge anche su Movieplayer, dove il film viene definito ripetitivo e ridondante, e inoltre: “il documentario dedicato alla famosa influencer fallisca nel suscitare interesse in un pubblico vario, indirizzandosi forse un po’ troppo verso i fan di Chiara”.
Anche qua un punto fondamentale: il film non è stato pensato per tutti, ma esclusivamente per i fan di Ferragni, ovvero un prodotto su misura. Esattamente come un post su Instagram. E infatti…
“Esile come una storia di Instagram e finto come un fotoritocco”
Nemmeno nella recensione della rivista Leggo si parla bene di “Chiara Ferragno – Unposted. Anzi, se ne parla piuttosto male: “Esile come una storia di Instagram e finto come un fotoritocco, il film su Chiara Ferragni alla Mostra del Cinema di Venezia è un lungo spot pubblicitario travestito da film”.
La critica tenta di vedere quelle che potevano essere le potenzialità del film, purtroppo completamente sprecate: “Nascosto dietro alla macchina che ne sostiene il guscio divino, c’è sicuramente un lato fallibile e umano che avremmo voluto conoscere. Ma da cui Ferragni, e il suo team, continuano ostinatamente a volerci tenere lontani”.
“Una versione più professionale dei video che fanno per il compleanno dove fanno dire solo cose belle di te ai tuoi amici”
Ok, questi i critici dei giornali. E il pubblico? Ricordiamo che ora il film è presente su Amazon Prime Video, e in futuro sarà messo in onda sulle reti Rai.
Cercando un po’ di opinioni on line abbiamo trovato questa interessante questa recensione dell’utente Viola Grilli su Letterboxd (dove chiunque può dire la sua sui film che vede). Merita di essere integralmente:
“Trattasi di un montaggio di scene, interviste (alcune persone super-high-level unica nota interessante), filmati tutti finalizzati all’autocelebrazione, per mostrare la fierezza e la felicità in quello che si è creato (legittimo ma totalmente noioso se 1 ora e mezza non fai che dire quanto sono brava e determinata e vera), destinato solamente a chi era già super-fan della Ferragni. Mi è parso una versione più professionale di quei video che ti fanno per il compleanno dei 18 dove fanno dire solo cose belle di te ai tuoi amici.”
Ecco, forse con questa ultima opinione possiamo chiudere il discorso su Chiara Ferragni Unposted.
Un’occasione sprecata, un semplice spot autocelebrativo che ha come obiettivo quello di vendere un prodotto in carne e ossa, ovvero Chiara Ferragni. Considerato questo potremmo dire che è il film italiano peggiore dell’anno.
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Alice Del Monaco è nata a Roma nel 1991 e vive a Londra ormai da molti anni. Laureata in psicologia è appassionata di scrittura, musica e cinema – con una predilezione per il rock, il rap e il cinema horror – e di questi temi si occupa per Donne sul Web.