“Avatar”, Il capolavoro di James Cameron, tre premi Oscar nel 2010, torna con un doppio appuntamento nelle sale cinematografiche italiane. Ecco quando esce.
Avatar è un film animato e di fantascienza, capace di illustrare un modo di fantasia nel quale tutti prima o poi vorremmo poter vivere: essenziale, semplice, compatibile, in armonia.
“Avatar” è una favola che per molti ha senso solo al cinema, un mondo alieno dove le nostre frenesie non hanno alcun senso e nel quale chiunque può trasformarsi in qualcosa di diverso. Un prodotto che si ritaglia perfettamente su quelle che sono le ultime produzioni cinematografiche che nascono sotto il marchio Disney. Non solo cartoni animati: ma produzioni molto più complesse, articolate, sempre più vicine a pellicole rivolte alla famiglia a 360°.
Avatar quando esce in Italia
Il 22 settembre “Avatar” torna nelle sale cinematografiche con una riedizione. Non si tratta di una rimasterizzazione. iIl film – realizzato con tecnologie avanzatissime a oggi praticamente insuperate – sarà semplicemente una replica. L’occasione per rivedere al cinema una pellicola che in qualche modo Cameron ha protetto imponendo una programmazione televisiva molto più contingentata rispetto a “Titanic”. Perché, nelle intenzioni del suo autore, l’ambiente ideale per “Avatar” doveva essere il cinema.
Il 14 dicembre farà invece il suo esordio il sequel dal titolo “Avatar: La Via dell’Acqua”. Film atteso da ormai almeno otto anni. Cameron aveva cominciato a lavorarci fin dal 2011. Finanziamenti prima e covid poi hanno ritardato tutto e Cameron ha voluto aspettare il ritorno alla normalità e alla piena accoglienza delle sale cinematografiche per lanciare il suo secondo capitolo. “La Via dell’Acqua” raccontala storia della famiglia Sully (Jake e Neytiri si sono sposati e hanno dei figli), e della loro nuova sfida in un mondo ancora alle prese con rischi e peircoli.
Doppio appuntamento che la Dinsey ha già iniziato a promuovere in modo estremamente intenso. Prima replica del fillm originale il 22 settembre. Premier del sequel il 14 dicembre in quello che sarà probabilmente il film di Natale per eccellenza. Cast straordinario: insieme ai riconfermati Zoe Saldana (Neytiri, Sam Worthington (Sully), Sigourney Weaver (la dottoressa Augustine) e Stephen Lang (il colonnello Quaritch) si aggiunge Kate Winslet, che Cameron aveva diretto in “Titanic” e che Cameron ha fortemente voluto coinvolgere anche in questo nuovo progetto.
Avatar, il maggior successo cinematografico di sempre
Pubblicato nel 2009, in programmazione per quasi un anno prima e dopo la vittoria di tre oscar (fotografia, sceneggiatura ed effetti speciali), “Avatar” è il film con il maggiore incasso di sempre nella storia del cinema. Ha polverizzato “Titanic”, e tutti i film delle saghe di “Avengers” e “Guerre Stellari”. A oggi si parla di un incasso al boxoffice che sfiora i tre miliardi di dollari. I guadagni complessivi, considerando la distribuzione privata e quella televisiva, oltre al merchandising, supera abbondantemente i 40 miliardi.
La storia di Jake Sully, un ex marine costretto a vivere su una sedia a rotelle impegnato in missione nel mondo di Pandora, un mondo la cui atmosfera tossica lo obbliga a vivere in modo quasi virtuale attraverso un avatar, un’immagine residua di sé, gli porteranno in dote una storia di amore con la splendida principessa Neytiri e una profonda amicizia con i Na’Vu, un popolo pacifico e sottomesso che decide di ribellarsi al loro destino in una lotta impari verso l’indipendenza.
Il messaggio del film Avatar
In “Avatar” ci sono molte citazioni che riguardano la determinazione e il riscatto. Argomenti che Disney propone in molti altri film. E che sono tema conduttore di altre pellicole storiche. Qualcosa che ricorda “Stargate”, l’esperienza di Sully – al di là della sua reale disabilità – ricorda “Source Code”, una sceneggiatura precedente a quella del kolossal che vedrà la luce solo due anni dopo proprio per non accavallarsi a un film sul quale la 20th Century Fox aveva investito moltissimo.
Il film è un capolavoro adatto a tutti che abbina scene animate e altre filmate con un massiccio uso di computer ed effetti speciali. La filosofia di Cameron, ben presente anche in “Titanic” esalta la capacità del sacrificio e della dedizione, una ricerca verso una versione migliore di sé, forse addirittura soprannaturale, che si intuisce anche in “The Abyss”, pellicola del 1989 del quale è autore, sceneggiatore e regista. Anche in questo film gli alieni ci indicano una strada verso sostenibilità e vita semplice che l’uomo rifiuta, e non riesce nemmeno a intuire.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.