Sul successo di una fecondazione assistita influirebbe anche il peso corporeo dell’uomo
ROMA, 27 ottobre 2009 – Negli uomini con un indice di massa corporea elevato diminuisce la possibilità di diventare padri. A sostenerlo, un team di scienziati dell’Università di Adelaide che ha condotto uno studio su 300 coppie iscritte ad un programma di fecondazione assistita.
Per aumentare le possibilità di successo della fecondazione assistita, secondo gli scienziati è importante che la donna abbia un peso sano, ed è altrettanto importante che anche l’uomo non sia in sovrappeso. Infatti l’80% degli uomini coinvolti nel programma aveva qualche chilo di troppo se non era addirittura obeso. Il peso dell’uomo non ha avuto effetto sulle prime fasi dell’embrione fecondato ma dopo quattro o cinque giorni dalla divisione delle cellule embrionali, gli scienziati hanno constatato che quando l’influenza genetica del padre ha iniziato il suo corso, lo sviluppo dell’embrione era "danneggiato".
Il feto potrebbe risentirne successivamente. Hassan Bakos, urologo del Centro di salute riproduttiva dell’Università di Adelaide che ha partecipato allo studio e relatore del convegno annuale della Fertility Society of Australia, in corso a Perth, ha dunque consigliato di adottare uno stile di vita sano non solo alle future mamme, ma anche ai futuri papà. Aumenteranno le possibilità di successo della fecondazione in vitro e il feto non ne risentirà durante la sua crescita.