12 milioni di italiani, un quinto della popolazione, è afflitto da cefalee ed emicranie. E, pur di trovare una speranza di sollievo, oltre 500 mila di loro, si rivolgono addirittura ai maghi. Tanti, poi i ragazzi che soffrono del disturbo: un milione sotto i 14 anni. Questo il quadro descritto dagli esperti della Società Italiana per lo studio delle cefalee (Sisc), riuniti in congresso a Riccione, secondo i quali, i fattori scatenanti sono da annoverarsi anche tra i tacchi alti, il sesso e gli odori, il poco sonno e lo stress, il ciclo mestruale e anche le frequenti visite dal parrucchiere per la messa in piega. Anche l’ alimentazione ha il suo ruolo: saltare i pasti o esagerare col cibo può far scoppiare il mal di testa, per le oscillazioni della glicemia. Per quanto riguarda le cure ‘miracolose’, sono soprattutto i pazienti con cefalea cronica in cura presso i Centri per le cefalee che scelgono di affidarsi ai maghi: almeno la meta’ prova anche questa strada ma dopo aver verificato l’inefficacia dei guaritori, ritorna alla terapia medica.
Secondo i dati Sisc, il mal di testa e’ la prima causa di rinuncia alla vita sociale, incide pesantemente sulle assenze lavorative (5 giorni in media a trimestre) e nell’11% dei casi, chi ne soffre si rivolge al Pronto Soccorso. Nonostante l’ offerta farmacologica, una persona su quattro non va dal medico e si cura da sola. Gli analgesici e gli antinfiammatori sono la prima opzione adottata, spesso eccessivamente, dagli adulti ma anche dal 90% dei ragazzi. Secondo i dati, pero’, gli italiani sono piuttosto scoraggiati: solo il 10% spera di poter guarire. ”Il Sistema Sanitario Nazionale – denunciano gli esperti della Sisc – non prevede alcun trattamento per le cefalee. E’ un disturbo ‘fantasma”’.
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