Under 18, cresce il ricorso al lifting

La felicità per le ragazzine è poter avere un seno grande, se non enorme

(25 ottobre 2009) – Seni abbondanti, nasi dritti misurati col righello, zigomi super tirati. Sono circa 3 milioni gli italiani che ogni anno si rivolgono al chirurgo estetico. La vera novità è che i chirurghi stanno constatando un significativo aumento delle richieste di interventi da parte delle under 18 (ma anche ragazzi) che, influenzate da modelli televisivi sbagliati, desiderano sempre più assomigliare al personaggio del momento.
Negli ultimi tre anni la percentuale è salita del 20% al nord e 40% al sud. L’intervento più richiesto? La mastoplastica additiva (aumento del seno). A confermare i dati le spiegazioni rilasciate all’Ansa da Franz Baruffaldi Preis, responsabile chirurgia plastica all’Istituto Galeazzi di Milano e Alfredo Fonzone, specialista in chirurgia plastica di Villa del Sole (Napoli). «Negli ultimi 3 anni – ha spiegato Preis all’agenzia di informazione – la percentuale di ragazzi che si presentano con problemi “irreali” è aumentata almeno del 20%. Sono quattro mesi che ricevo ragazzine con foto di Cristina del Grande Fratello ma io perdo tempo, e mi fa piacere perderlo così, per spiegare loro che non é questa la bellezza, perché è sproporzionata, non è armonica».
Anche Fonzone concorda: «Le under 18 che chiedono un intervento “inutile” prima erano il 10-12% del totale dei pazienti che ricevevo in un anno – spiega all’Ansa l’esperto – ora sono almeno il 40%. Tra le richieste, oltre a seno e bocca, c’è anche il rifacimento dei genitali». Ragazzine anche di 15 anni, che spesso vanno in studio da sole. «A volte portano i genitori ma come se li trascinassero, e fanno di tutto per obbligarli a farsi concedere l’intervento».
I dottori non eseguono mai richieste di interventi “inutili”, soprattutto nel caso di minorenni a meno che alla base non ci sia veramente un grave problema o una malformazione. Durante le visite non rimane altro che dare buoni consigli a ingenue ragazzine che credono che avere una sesta di reggiseno aiuti nella vita e rivolgere uno sguardo comprensivo ai poveri genitori. Nella speranza che in Tv i modelli di riferimento siano cambiati.

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