I malloreddus sono una dei punti fermi della cucina sarda. Nata come pasta semplice veniva fatta dalle donne di casa con solamente farina di semola e acqua. Dai poveri ai ricchi potevano utilizzarla come piatto quotidiano, dopo averla prodotta in casa utilizzando delle ceste con fondo rigato (Cibiru) e facendola asciugare all’aria aperta. L’accostamento in seguito con sughi ricchi come quello alla campidanese l’ ha fatto diventare poi il piatto delle feste. Con l’aroma ricco delle carni e il profumo speziato dei semi di finocchio, tipici della salsiccia sarda, i malloreddus alla campidanese sono una esperienza sensoriale interessante che racchiude in se anni di storia e tradizioni antiche.
Ingredienti per 4 persone:
320 gr. di malloreddus
250 gr. di salsiccia fresca
500 gr. di passata di pomodoro
100 gr. di pecorino sardo stagionato
12 cipolla
1 costa di sedano
1 carota
olio q.b.
sale
1 pizzico di zafferano
Preparazione:
Tritate finemente la cipolla, la carota e il sedano. Fate soffriggere il trito in una casseruola con un filo d’olio.
Unite la salsiccia fresca al soffritto e fate rosolare per circa 10 minuti.Una volta cotta la salsiccia versate la passata di pomodoro, aggiustate di sale, aggiungete il basilico e fate restringere il sugo. Ad ultimo aggiungete lo zafferano.Far cuocere i malloreddus in abbondante acqua salata. Scolare la pasta, condire con il sugo e servire con una spolverata di pecorino e una foglia di basilico.
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