Polpo ubriaco? Ebbene sì, a volte anche i polpi si ubriacano. Ecco la ricetta tipica toscana del polpo ubriaco, ovvero il polpo cotto nel vino rosso. Semplice e gustosa, vediamo come si fa e quali errori evitare.
Il polpo ubriaco è una ricetta tipica toscana (livornese), ovvero il polpo cotto nel vino rosso. E’ perfetto come secondo piatto di mare, ma anche freddo come insalata, oppure su delle bruschette per un aperitivo o un antipasto. Molto saporito e colorato, è un modo insolito e gustoso di cucinare il polpo. Ma vediamo la semplicissima ricetta di questo polpo in umido cotto nel vino, ovvero il polpo ubriaco.
Ingredienti
Preparazione polpo ubriaco:
Pulite il polpo. Per ottenere carni più morbide consigliamo sempre di lasciarlo una notte in freezer. Se il polpo è grosso tagliatelo a pezzi, altrimenti mettetelo intero.
Nella casseruola mettete a imbiondire della cipolla (bianca o rossa), uno specchio d’aglio, una foglia d’alloro e se volete anche un peperoncino, nell’olio di oliva.
Dopo qualche minuto unite il polpo, rigirate un po’ e a questo punto aggiungete il vino.
Il vino dev’essere rosso e possibilmente forte e dolce. Dato che parliamo di Toscana c’è l’imbarazzo della scelta, Chianti, Bolgheri, vedete voi. Oppure il vino rosso che avete in casa!
Ricoprite il polpo con il vino, ma non completamente, perchè, come si sa, il polpo deve cuocere nella sua acqua, quindi non c’è bisogno di affogarlo completamente.
Coprite e fate cuocere per 30/40 minuti (in base alle dimensioni). Ogni tanto rigiratelo nel brodo, in modo che la cottura sia uniforme, e anche il colore. Il vino rosso infatti farà diventare il polpo molto scuro.
Quando è pronto dovrebbe avere un aspetto abbastanza scuro, tra il viola, il rosso e il nero. E sicuramente molto profumato.
Rigirate un po’, magari assaggiate per assicurarvi della cottura e della salatura. Di solito non c’è bisogno di aggiungere sale, ma dipende dai gusti.
Lasciatelo riposare un po’ a fuoco spento, e poi servitelo da solo, assieme a delle patate, fatto a pezzi su delle bruschette di mare o come la vostra immaginazione vi ispira.
Potete servirlo intero oppure a pezzi con dei crostini.
Buon appetito!
Consigli sul polpo ubriaco ed errori da evitare
- Un errore da evitare è sicuramente l’eccessiva cottura. Cuocete il polpo il tanto giusto e poi lasciatelo riposare coperto da un coperchio. Farlo cuocere troppo rovina la carne del polpo e da tenera diventa simile a quella della suola di una scarpa.
- Lasciandolo riposare un po’ il fondo di cottura diventerà più denso rendendo la ricetta molto più golosa, ad esempio si può usare il fondo per delle bruschette o, se vi avanza, perfino per condire degli spaghetti.
- Il polpo ubriaco può essere conservato qualche giorno in frigo in un contenitore ermetico. Secondo alcuni il giorno dopo, freddo, magari con l’aggiunta di un filo d’olio, è ancora più buono. Noi lo preferiamo caldo, appena fatto, ma è buono in entrambi i modi.
- Come tutte le ricette tipiche e tradizionali, il polpo ubriaco si può fare in diversi modi. Esistono delle varianti. C’è chi non ci mette l’alloro e il peperoncino e nemmeno le cipolle, chi ci mette il pepe, chi aggiunge il prezzemolo alla fine, chi non ci mette nulla a parte il vino. Questione di tradizione di famiglia e naturalmente di gusti!
- Il vino è importante. In generale, ma in particolare per questa ricetta. Trattandosi in pratica di un brasato di polpo, la scelta del vino è importante, ma come già detto, va bene quello che si ha in casa, non c’è bisogno di utilizzare una bottiglia di vino da 70 euro, per capirci. Vanno bene Chianti, Bolgheri, ma anche Barbera, l’importante è che sia rosso e fermo.
- Il polpo ubriaco è una ricetta tipica toscana, in particolare di Livorno. Il polpo alla livornese è dunque chiamato “polpo ‘briao” o “porpo ‘briao”.
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